Comunicato Stampa 30 Agosto 2013
Nessuno può permettersi di tergiversare o improvvisare su una situazione a dir poco allarmante, come di fatto è quella sui precari in Sicilia!
Le norme contenute nel Decreto legge prossimo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, con particolare attenzione quelle contenute all'art 4, titolato "Disposizioni urgenti in tema di immissione in servizio di idonei e vincitori di concorsi , nonchè di limitazioni a proroghe di contratti e all'uso del lavoro flessibile nel pubblico impiego" muovono da una posizione oserei definire di parte e troppo rigida, da chi intende mettere ordine in modo sconsiderato più che dare risposte concrete al problema, considerando i destinatari della norma stessa non soggetti beneficiari ma imputati a cui accordare o meno un salvacondotto per scelte che non fanno fatto, ossia quelle di essere precari.
Ebbene, possiamo condividere un'impostazione della norma che va nella direzione di affermare un principio , mai più un uso improprio dei contratti a termine nella Pubblica Amministrazione, tutelare i diritti maturati da altri soggetti , come possono essere vincitori di concorso, che per varie ragioni non hanno potuto beneficiare dell'immissione in servizio, ma tutto deve essere incluso in un raggionamento complessivo e armonioso, che tutela e salvaguarda i diritti del personale che con professionalità e coerenza a presta regolare servizio a favore delle proprie collettività nei vari livelli delle amministrazioni .
Non si può accettare che venga autorizzata la prosecuzione dei contratti in essere, subordinando questa alla condizione che l'ente presso cui si è assegnati predisponga le nuove piante orgnaniche approvi i relativi programmi triennali del fabbisogno personale e limitatamente alle figure professionali che questa prevede possa essere autorizzata la proroga dei rapporti di lavoro oltre il 31 Dicembre 2013 e fino alla definizione delle procedure concorsuali che l'ente è chiamato a adottare e concludere entro e non oltre il 31 dicembre 2015.
E' d'obbligo porsi la domanda, quali enti oggi vengono a trovarsi nella condizione di poter procedere al bando di concorsi e per quante unità, se non si concedono deroghe alle limitazioni vigenti in materia ?
Ebbene daccordo sul riordino della materia e sulle finalità che questa deve perseguire, senza passare per scorciatoie, ma il diritto alla continuità non và negato a nessuno, tanto meno possiamo accettare soluzioni imposte dall'alto come può essere il declassamento o la riduzione oraria del contratto , salvo che questa non sia una scelta soggettiva maturata e formalizzata dal diretto interessato.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 29 Agosto 2013
Un primo passo nella direzione voluta è fatto! Nascerà un tavolo al quale prenderanno parte tecnici del ministero della Funzione Pubblica e quelli della Regione Siciliana, per affrontare la specificità della situazione siciliana in materia di precariato.
Lo hanno istituito il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’alia ed il presidente della Regione Rosario Crocetta al termine dell’incontro tenutosi oggi a Roma ed avente come oggetto proprio la difficile situazione dei precari della Pubblica amministrazione siciliana alla luce della riforma varata lunedì dal Consiglio dei Ministri.
“L’obiettivo del tavolo – si legge in una nota del Ministero – sarà quello di approfondire gli effetti delle norme per la Regione e studiare la possibilità di intervenire, in sede di conversione del decreto, con misure specifiche che vadano nell’ottica di valorizzare l’Autonomia siciliana”.
Nel corso del confronto, infatti, sono stati esaminati i provvedimenti sul pubblico impiego approvati in Consiglio dei Ministri, con particolare attenzione alle norme del decreto che introducono importanti novità per il superamento del fenomeno del precariato in Sicilia, come nel resto d’Italia.
Bisogna mantenere alta l'attenzione sulla problematica , consapevoli che dalla data di pubblicazione del Decreto (previsto per la prossima settimana) avremo 60 giorni di tempo prima della conversione in legge, per apportare tutte le modifiche e integrazioni al testo approvato, indispensabili a salvaguardare i livelli occupazionali della platea di lavoratori interessati.
Come segreteria MGL Regione Autonomie Locali ci siamo già attivati, e stiamo procedendo attraverso un'analisi attenta delle norme richiamate nel decreto e quelle a regime che regolamentano la materia, per apportare le nostre osservazioni e le nostre proposte.
Una cosa è certa ed e demandata a ciascun soggetto parte in causa, non abbassare la guardia, condividere e sostenere unitariamente una causa per il bene comune determinati più che mai !
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 28 Agosto 2013
Bisogna attendere la prossima settimana per avere l'ufficialità con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle norme approvate lunedi scorso dal Consiglio dei Ministri, riguardanti misure di razionalizzazione della spesa e assunzioni di personale nella Pubblica Amministrazione , ciò è quanto hanno dichiarato dall'Ufficio legislativo del Governo nazionale, sentito in mattinata l'Ufficio di gabinetto del Ministro per la Pubblica Amministrazione.
Ma possiamo confermare, tutta la nostra preoccupazione in relazione ai contenuti del testo approvato, che abbiamo avuto modo di visionare ufficiosamente, c'è da non dormire sonni tranquilli; considerato che lo stesso prospetta situazioni incomprensibili alla ragione umana, solo chi la potuto predisporre con il supporto e consulenza di persone dalla mente perversa, poteva ipotizzare con un unico obbiettivo , mandare a casa un buon 90% del personale precario già contrattualizzato.
Comunicato Stampa 26 Agosto 2013 bis
Il Consiglio dei Ministri approva il decreto legge e il disegno di legge sulle misure relative alla razionalizzazione della spesa e al personale nella pubblica amministrazione, limitatamente a quest'ultimo il Presidente del Consiglio afferma: "con questo provvedimento mai più contratti a termine che non siano eccezionali o temporali, l'uso al ricorso del precariato nella Pa è diventata una scorciatoia. Il contratto tipico prevalente nella Pa sarà quello a tempo indeterminato" ha poi precisato il ministro della Pubblica Amministrazione, Gianpiero D'Alia. "Prevediamo procedure selettive tra coloro i quali hanno contratti a termine di almeno tre anni, saranno selezionati i migliori," ha aggiunto D'Alia che ha poi annunciato la presenza nel decreto di una "norma che obbliga ad assumere tutti i vincitori di concorso, quelli cioè che hanno più diritto degli altri". "Questo provvedimento - ha aggiunto - in parte riguarderà anche gli 'idonei' ma solo per le graduatorie più recenti.