Comunicato Stampa 28 Settembre 2013
Bisogna conoscere il proprio passato per comprendere il presente e parlare di futuro, diversamente non si potranno mai cogliere quelle differenze sostanziali che ci portano ad agire in modo consapevole e non fortuito o solo per senso di appartenenza .
Riteniamo quanto mai opportuno ricordare che, in occasione della manifestazione del 10 Aprile u.s. convocata autonomamente dal M.G.L. Regione e Autonomie Locali in Piazza Indipendenza, con la partecipazione di 5000 persone e la rappresentanza istituzionale di oltre centocinquanta Amministrazioni Locali, preventivamente accreditate presso questa segreteria per prendere parte in delagzione all'incontro programmato all'ARS con il Governatore Crocetta la deputazione regionale e i presidenti delle commissioni Lavoro e Bilancio; da soli abbiamo contestato duramente al Presidente Crocetta (che ci accusava di essere esecutori di mandanti occulti) l'impostazione della legge di stabilità per l'anno 2013(legge finanziaria), invitandolo a desistere da tale operazione puramente contabile e di facciata e a non assoggettare la platea dei lavoratori interessati alla disciplina della normativa nazionale sui contratti a termine, stante che la Regione Siciliana aveva sotratto con propria norma detto personale e il Governo Nazionale con la legge 122/2010 aveva disposto a favore delle Regioni a statuto speciale e dei rispettivi enti territoriali la deroga in merito alla prosecuzione dei rapporti in essere e il riconoscimento del diritto soggettivo in capo ai lavoratori interessati a beneficiare prioritariamente dell'assunzione con contratto a tempo indeterminato da parte degli enti presso cui questi prestavano servizio e per i posti vuoti nelle rispettive dotazioni organiche; nel silenzio assordante e nell'indifferenza dei tanti che oggi rispolverano articoli di legge e sentenze varie per carpire consensi e credibilità, mentre a quella data usando una piazza che non gli apparteneva e facendosi forti delle proprie conoscenze politiche si ritagliavano il loro momento di gloria incontrando in disparte il governatore.
Certamente, oggi, non serve alimentare polemiche e divisioni in un momento in cui bisogna ritrovare unità d'intenti ma è anche vero che la verità non può essere strumentalizzata per fini personali, porsi delle domane per stimolare una riflessione nel merito è quanto mai necessario, alla vigilia di una nuova stagione di lotte senza quartieri; chiedersi:
Perchè a quella data si contestava l'azione di piazza promossa dal MGL invitando il personale interessato a desistere e a non aderire ?
Perchè alle nostre contestazioni non sono sopraggiunte altre contestazioni nella stessa direzione?
Perchè durante i lavori d'aula, per l'approvazione della legge finanziaria e del bilancio, in piazza c'era solo l'MGL mentre le bandiere di altre sigle sindacali sventolavano nelle file dei lavoratori della forestale, dei PIP e della formazione professionale e di altre categorie ?
Perchè in aula nessun deputato ha sostenuto fermamente la particolare condizione sociale e la specificità della categoria nonchè le norme che la regione siciliana e il governo nazionale avevano approvato in precedenza a favore di questi lavorati ?
Ricordare è importante! per non essere travolti dal qualunquismo, che genera sempre più in un momento di totale confusione e incertezza sul proprio futuro; capire da che parte stare, ma sopratutto avere contezza di ciò che si sta rivendicando è di fondamentale importanza.
Oggi, l'attenzione massima è rivolta alla modifica del decreto 101/2013 e alla sua conversione in legge entro il 31 ottobre 2013, in questa direzione come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali stiamo concentrando i nostri sforzi, attraverso un interlocuzione costante e continua portata vanti a 360 gradi con tutte le forze politiche, con le amministrazioni locali e l'ANCI Sicilia , con esponenti del governo regionale e nazionale ai quali abbiamo consegnato le nostre osservazioni e i nostri emendamenti al Decreto.
In merito ai contenuti dei disegni di legge depositati in Commissione Lavoro, verso i quali avevamo manifestato le nostre perplessità circa la loro discussione programma per la seduta di mercoledì u.s., tesi avvalorata dal rinvio sopravvenuto, avremmo tanto da dire , sopratutto sui contenuti che alcuni di questi rappresentano come la brutta copia della proposta di legge depositata da questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali agli inizi dell'anno 2012 presso la Presidenza dell'ARS ad iniziativa popolare dei consigli comunali.
Sulla percorribilità del dialogo con il governo regionale, nei giorni a seguire, ritengo che ci siano margini ridotti al minimo, consapevoli delle difficoltà di governo sopraggiunte, ma anche alla luce della scorettezza istituzionale, così come l'ha voluta definire il Sindaco Amantea vice presidente vicario dell'ANCI Sicilia di cui si è insignito il Governatore Crocetta non ricevendo i sindaci nel giorno della loro manifestazione regionale a Palermo.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 25 Settembre 2013 bis
I lavori della V Commissione parlamentare all'ARS convocati per la data odierna con all'ordine del giorno l'esame dei disegni di legge sulla stabilizzazione del personale impegnato in attività socialmente utili e/o in servizio con contratto a tempo determinato si sono conclusi con un rinvio, così come avevamo ipotizzato ieri nel corso dell'audizione.
Di fatto le perplessità sollevate da questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali sulla non procedibilità in relazione all'esame dei testi presentati, alla luce del decreto legge approvato n.101/2013 e alle limitazioni imposte dalla legge regionale approvata nel mese di Aprile u.s. dall'ARS su proposta del Governo regionale, risultano ampiamente fondate, diversamente a quanto sostenuto da coloro che con grande enfasi salutavano l'approdo dei disegni di legge in Commissione Lavoro .
Ancora una volta vogliamo porre in evidenza, che non basta arrogarsi titoli e competenze se questi non risultano avvallorati da compravata esperienza diretta in materia e confronti costanti con le istituzioni, intese nel senso più ampio del termine e non già come interlocuzione diretta col singolo deputato.
M.G.L. Regione e Autonomie Locali
distinti e distanti dalle vecchie logiche della politica
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 25 Settembre 2013
Si è svolto ieri presso la V Commissione parlamentare all'ARS l'incontro convocato sulle problematiche occupazionali del personale in servizio con contratto a termine e/o impegnato in ASU , formalmente richiesto dalla scrivente segreteria MGL Regione e Autonomie Locali , presenti come interlocutori istituzionali oltre alla deputazione facente parte la commissione, il Dirigente del Dipartimento alla Funzione Pubblica Dott. Morale il dirigente del Servizio IX del Dipartimento Lavoro Dott.ssa LiVolsi, assente il Governo nelle persone invitate a prendere parte ai lavori Assessore Bonafede e Assessore Valenti ..
Come MGL Regione e Autonomie Locali abbiamo preso subito la parola richiamando l'attenzione sulla latitanza del Governo al tavolo, sopratutto in un momento così difficile in cui lo stesso, non può sottrarsi alle proprie responsabilità; non ha senso che il Presidente Crocetta o gli assessori del suo governo si limitano a rilasciare in ordine sparso dichiarazioni e fare viaggi della speranza a Roma senza aver ascoltatao la parte lesa, ovvero i lavoratori che rischiano di essere vittime di un fuoco incrociato tra compagini politiche in continui conflitti interni e assetati di potere fine a se stesso .
Il Decreto Legge n. 101 del 2013 , non tiene assolutamente conto della specificità del precariato siciliano e per queste ragioni và rimodulato, non possiamo accantonare il lavoro fin qui fatto e i risultati ottenuti a favore della categoria; sè l'attuale classe politica che oggi siede a Palermo come a Roma sconosce la nostra storia e i provvedimenti legislativi esitati negli anni pregressi, poco ci interessa è ben retribuita per documentarsi nel merito.
Riteniamo pertanto che ogni possibile raggionamento in prospettiva deve essere ancorato ai contenuti dell'art 14 comma 24 bis e 24 ter della decreto legge 78/2010 convertito in legge n 122 del 2010, diversamente non si và da nessuna parte .
Pretendere che si vada in deroga alle limitazioni vigenti in materia di assunzione con contratto a tempo indeterminato, al ricorrere delle condizioni di invarianza di spesa rispetto agli anni precedenti è fondamentale , così come ritenere il contributo o compartecipazione alla spesa erogata dalla Regione Siciliana per i contratti a tempo determinato, non imputabile a carico del bilancio dell'ente che ha stipulato il contratto è essenziale per evitare le contestazioni mosse fino ad oggi dalla Corte dei Conti, tanto più in un momento in cui i trasferimenti agli enti vengono meno con la conseguenza sempre maggiore di non poter rispettare l'incidenza della spesa personale su quella corrente pari al 50% .
Abbiamo altresì, rappresentato le nostre perplessità sulla convocazione dei lavori in Commissione per oggi, con all'ordine del giorno l'esame di alcuni disegni di legge sul personale ASU e sul personale in servizio con contratto a termine, stante che i contenuti dei disegni di legge entrano in conflitto con quanto in premessa rilevato in ordine alle criticità emerse nel Decreto Legge 101/2013, ma sopratutto con il pensiero del Governo regionale che nel mese di Aprile 2013 ha soppresso il c.d. fondo unico del precariato che consentiva impegni pluriennali per riconoscere il contributo quinquennale quale misura economica a favore dei contratti a tempo determinato e per l'assunzione a tempo indeterminato ai sensi della legge regionale n 24 del 2010.
Pur apprezzando l'interesse manifestato dai firmatari dei disegni di legge , mi sconforta il fatto che questi attenzionano una procedura che a priori sanno che, se preventivamente non si apportano le dovute modifiche al decreto legge in questione, questi vanno incontro all'impugnativa del Commissario dello Stato.
Mi sconforta ancora di più che si continui a leggiferare consapevoli che non si è stati in grado di fare applicare la legge 24 del 2010, di riconoscere il contributo a quei pochi enti che hanno ottemperato alle procedure di assunzioni entro il 31 dicembre 2012, non si è stati in grado di riconscere la stabilizzazione al personale utilmente inserito nelle graduatorie ai sensi degli art 11 e 12 della legge regionale 85/95 in atto utilizzati in ASU presso i comuni di Mussomeli e Lampedusa dopo 23 anni.
In merito al personale ASU abbiamo ribadito l'esigenza di ripristinare ed estendere loro i benefici della legge regionale 16/06 , stante l'incidenza della spesa che grava sui bilanci degli enti interessati alla stabilizzazione nella percentuale del 10%-20%, risorse economiche permettendo.
Tutto ciò premesso , si rimane in attesa di conoscere l'esito della manifestazione convocata per domani a Palermo dall'ANCI Sicilia a sostegno del documento sottoscritto dai sindaci che annovera tra i punti la problematica precari enti locali, come sollecitato da questa segreteria MGL Regione Autonomie Locali .
Il Segretario generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 23 Settembre 2013
Come anticipato nel precedente comunicato stampa, abbiamo tempestivamente posto di fronte alle proprie responsabilità la deputazione regionale, nel primo giorno utile dell'attività parlamentare, dopo la lunga pausa estiva, manifestando serie preoccupazioni sul futuro occupazionale di poco più di 18.500 famiglie siciliane, richiamando l'attenzione su alcune criticità rilevate al Decreto legge 101/2013 che trovano sintesi in una serie di Osservazioni depositate ai gruppi parlamentari e nelle due commissioni Lavoro e Bilancio all'ARS ; contestualmente abbiamo sollecitato un tempestivo intervento degli stessi presso la deputazione nazionale di riferimento eletta nelle due camere del Parlamento, perchè intervenga durante i lavori di conversione in legge del decreto stesso (entro 31 Ottobre 2013) apportando le necessarie e dovute modifiche e integrazioni sotto forma di emendamenti al testo, peraltro già formulati e consegnati da parte di questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali .
La superficialità con cui il Ministro D'Alia ha affrontato la problematica siciliana nel contesto del Decreto 101/2013 è risaputa da tutti, che lo stesso continui a minimizzare o porre sullo stesso piano realtà ben diverse sia per le problematiche del territorio a cui queste sono legate sia per la diversità dei contratti sotto il profilo della durata temporale e delle conferme operate con soluzione di continuità, sia per la natura dei contrattio stipulati secondo procedure di evidenza pubblica e a seguito di specifici provvedimenti legislativi della Regione Siciliana è assolutamente inconcepibile.
Che una classe politica a livello nazionale continui a essere impegnata da mesi su tematiche che non interessano la gente comune tanto più i precari che nelle ultime ore sono divenuti bersaglio di attacchi e scontri fino a pretendere una riscrittura del Decreto ancora più restrittiva, che penalizzi ulterioremente la categoria, come se già non lo fosse stata abbastanza, è di una gravità inaudita, ma ancora di più è il silenzio da parte del Governatore Crocetta che non si pronuncia nel merito più di tanto.
Proprio in merito alla posizione che intende assumere il Governo nei confronti dei 18500 contrattisti e dei poco pù di 4500 lavoratori impeganti in ASU abbiamo chiesto e ottenuto come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali audizione domani in V Commissione Lavoro all'ARS, a cui prenderanno parte i due assessori del governo regionale con delega al Lavoro e alla Funzione Pubblica che avranno modo di rappresentare le loro intenzioni e i loro progetti sul nostro futuro lavorativo.
Comprendendo bene le preoccupazioni e le incertezze del domani che ci appartengono perchè vissute quotidianamente in prima persona, oggi possiamo asserire che non tarderà ad arrivare una nuova stagione di lotta, consapevoli come siamo che i ruoli sono distinti e distanti dalla politica e da chi vive di politica, già domani in Commissione affermeremo con forza e con la determinatezza che da sempre ci ha contradistinto, che il dialogo e il confronto sono alla base della civiltà e segnano i valori veri della vita, ma questi non possono disattendere risposte concrete al problema che li motivano, calpestando quella dignità di persona già tanto umiliata per l'incertezza del proprio domani, così come ha affermato Papa Francesco ieri durante la sua visita pastorale a Cagliari.
Il Segretario generale
Giuseppe Cardenia