Comunicato Stampa 6 Settembre 2013
Non era nostra intenzione dilungarci cosi tanto, per relazionare in merito agli incontri in programma ieri a Palermo; ma abbiamo dovuto attendere oggi pomeriggio per avere notizie ufficiose sull'incontro romano consumato nei giorni precedenti tra una delegazione di funzionari della Regione siciliana guidati dall'assessore Valenti e funzionari del ministero funzione pubblica sulle modifiche e integrazioni da apportare al testo del decreto legge 101/2013 entro i prossimi giorni e prima che questo venga convertito in legge.
Ma le mancate dichiarazioni ad effetto e le sortite sui quotidiani da parte del Presidente Crocetta, alimentavano in noi perplessità e dubbi sul suo operato, già nella giornata di ieri; sappiamo bene che quando c'è da essere in prima pagina il Governatore Crocetta trova modo tempo e spazio, ebbene ciò che trapela è tanta confusione e posizioni contrastanti all'interno della stessa Regione Siciliana, un correre ai ripari, un arrampicarsi sugli specchi per evitare il disastro annunciato.
Ci chiediamo ora ha cosa servono le 100 e più nomine di esperti e funzionari al seguito, se chi è preposto a trovare soluzioni non ha contezza di cosa proporre o come districarsi sul piano politico per addivenire ad una soluzione ?
Il Governo delle larghe intese ha trovato sintesi su una posizione comune, quella di affermare che nella Pubblica Amministrazione non si può fare ricorso a contratti a termine, bandendo questi dal mercato del lavoro come strumento flessibile a cui fare riferimento in via ordinaria, il Governo regionale deve risolvere il problema trovando una soluzione che allo stato attuale non è pensabile in un rinnovo degli stessi oltre la scednza prefissata al 31 Dicembre 2013, in quanto la norma approvata se non modificata prevede che questa è consentita solo se finalizzata e subordinata alla progammazione di assunzioni nel triennio 2013 /2015 da parte delle rispettive amministrazioni presso cui questo personale presta oggi servizio, fermo restando l'impossibilità di queste a deliberare in assenza di deroghe alle tante limitazioni vigenti in materia.
Riteniamo che bisogna fare in fretta, ma sopratutto operare con serietà e professionalità, proporre un declassamento, una riduzione dell'impegno orario, la costituzione di un ruolo unico regionale per porre in mobilità il personale contrattualizzato, non porsi il problema di quanti ancora sono impegnati in ASU, con anzianità ultraventennale come i colleghi del Comune di Mussomeli (CL) di Lampedusa (AG) e vergognoso e segno di vera e propria incompetenza.
Ci chiediamo se c'è un Assessore regionale con delega al lavoro in Sicilia, cosa ha fatto nel merito, se è venuto a conoscenza o se qualcuno l'ha informato che al 31 Dicembre 2013, le conseguenze di una vera macelleria sociale sono inevitabili, se non vengono apportate le dovute e necessarie modifiche al decreto approvato, in fase di conversione in legge dello stesso entro il 31 Ottobre 2013.
Chiediamo al Governo regionale nella sua forma più astratta , stante che non ci sono interlocutori con cui confrontarsi, anche partendo da posizioni distanti e distinte, cosa intende fare in merito alle decine di decreti di impegno spesa predisposti per il periodo maggio/luglio 2013 che giacciono sui tavoli dell'assessorato regionale al lavoro in Via Imperatore Federico pronti alla firma del Dirigente Generale del Dipartimento, ma che nessuno mette forse perchè impedito da disposizioni interne, vista la mancata liquidità di fondi, con inevitabili ripercussioni sui pagamenti delle retribuzioni mensili maturate dal personale interessato che non vede corrisposti.
Cosa intende fare Il Governo regionale in relazione alla firma della circolare, pronta, a dire dagli Uffici da oltre 15 giorni e ferma lì sul tavolo del dirigente generale del Dipartimento, con la quale si dispongono gli adempimenti per la prosecuzione dei rapporti di lavoro e la richiesta di accredito somme per il periodo agosto/dicembre 2013, di fatto in essere e mandati avanti con un semplice comunicato stampa datato 1 Agosto 2013.
Oggi i sindaci dei Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti, sono quasi l'80% del totale sul territorio della Regione Siciliana, sono scesi in piazza per contestare i tagli indiscriminati operati dalla Regione siciliana che compromettono l'ordinaria amministrazione , è un segnale forte che pone in evidenza un concreto rischio di paralisi delle attività.
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali abbiamo già messo a punto le nostre proposte e avviato le nostre interlocuzioni, consapevoli che a giorni tutti indistinatamente siamo chiamati a ritornare in piazza !
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 5 Settembre 2013
Mancata pubblicazione circolare a cui gli enti dovranno fare riferimento per la richiesta accredito somme periodo Agosto/Dicembre 2013, mancato trasferimonto somme agli enti quale quota di compartecipazione ai contratti a termine con gravi ripercusioni sui pagamenti degli stipendi, esito incontro Presidenza Regione Siciliana / Ministero Funzione pubblica in programma nella giornata di ieri a Roma, sono gli argomenti che impegneranno questa segreteria MGL Regione Autonomie Locali , nel corso degli incontri in programa oggi a Palermo .
Ci riserviamo di relazionare con successivo comunicato stampa , in serata.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 2 Settembre 2013
E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 31 agosto 2013 il decreto legge n. 101/2013 recante norme di razionalizzazione nel pubblico impiego. Comincia ora l’iter di conversione in Parlamento.
Il DL n. 101/2013 sulla razionalizzazione nel pubblico impiego - in vigore dal 1° settembre - introduce limitazioni a proroghe di contratti e all'uso del lavoro flessibile nel pubblico impiego. I contratti di lavoro a tempo determinato possono essere stipulati dalle pubbliche amministrazioni "per rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale" e se posti in essere in violazione delle predette disposizioni di legge sono nulli e determinano responsabilita' erariale.
Da ora e fino al 2015, il 50% dei posti nei concorsi indetti dalla pubblica amministrazione, saranno riservati a tutti coloro che prestano già la propria opera nel settore pubblico ma con contratti a termine. L’unico requisito per usufruire di queste immissioni particolari nei posti messi a bando, sarà quello di aver lavorato per almeno un triennio negli ultimi 5 anni solari.
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, ma ancor prima come colleghi accomunati da un unico destino, rivolgiamo un accorato appello a tutto il personale interessato ( contrattisti e ASU) ha condividere e sostenere un’azione finalizzata all’ottenimento delle necessarie modifiche e integrazioni al decreto pubblicato, senza farsi sviare da proclami vari, consapevoli che se l’interesse è comune non ci sarà alcuna difficoltà nel dialogo e a intraprendere un percorso unitario tanto indispensabile per la categoria; ciò è possibile solo attraverso un coinvolgimento diretto e responsabile di ciascuno di noi rendendosi partecipe alle iniziative e facendo fronte comune come lavoratori .
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 31 Agosto 2013
Tante le dichiarazioni che si susseguono in relazione al Decreto sulle misure di razionalizzazione della spesa e assunzioni nella P.A., approvato ad inizio settimana dal Consiglio dei Ministri; ciò è utile per richiamare e mantenere alta l'attenzione sul problema e sulla necessità di apportare le dovute e necessarie modifiche e integrazioni in fase di conversione in legge dello stesso, diversamente si concretizzerebbe un dramma sociale senza precedenti.
Quanto in premessa ci consente di cocoscere le diverse posizioni, che si vanno delinenando, sia per bocca di esponenti del governo della Regione, di politici e gruppi parlamentari, di esponenti delle varie organizzazioni sindacali sia esse confederali e/o autonome; chiamati come siamo, dopo un'attenta riflessione, a fare le dovute considerazione , consapevoli più che mai che bisogna convergere unitariamente ( se possibile) su ununica posizione , condividendo un impostazione e una soluzione che non deve essere di parte ma a favore di lavoratori che vivono quotidianamente il problema in prima persona .
Ciò premesso rappresentiamo quanto segue:
a) L'assesore Regionale alla Funzione Pubblica Dott.ssa Valenti, espressione dell'UDC stesso partito del ministro D'alia , corre ai ripari proponendo un ruolo unico al fine di favorire la collocazione del personale ponendolo in mobilità presso altri Enti .
Prima considerazione , l'Assessore Valenti, poteva interloquire ancor prima che fosse approvato il Decreto, se così non è stato e grave e evidenza il mancato dialogo tra Roma e Palermo, ma sopratutto tra due esponenti politici espressione dello stesso partito. Ancora più grave è la proposta che attenziona a soluzione del problema precariato, "la mobilità" ci chiediamo come e dove, se l'assessore, considerati gli innumerovoli censimenti fatti dal suo assessorato, ha avuto modo e tempo di leggere i dati trasmessi dai vari enti interessati dal problema, desumiamo di no! si sarebbe resa conto che non c'è spazio per la mobilità tra enti locali e/o altri enti diversi vigilati e controllati dalla Regione Siciliana.
b) Il governatore Crocetta, ha fatto trapelare che, come proposta da sottoporre al vaglio del ministro D'Alia a modifica e integrazione da apportare al Decreto approvato, si pensa a un possibile declassamento e riduzione dell'impegno orario del personale contrattualizzato.
seconda considerazione, il Presidente Crocetta, non si è reso conto che la funzionalità degli enti locali in sicilia e non, non è affidata solo a operai e collaboratori, necessari e indispensabili per una moltitudine di servizi erogati , ma anche e sopratutto a funzionari e responsabili di procedimento che operano con professionalità garantendo servizi come: Stato civile, demografico, tributi, polizia municipale anche con funzioni di pubblica sicurezza, educatori asili nido, tecnici comunali, informatizzazione degli uffici , segreterie cura e pubblicazione di albi on line etc.;
in quanto alla riduzione dell'impegno orario contrattualizzato con conseguente riduzione della retribuzione, lo inviterei a recuperare risorse in casa propria, non credo che 700,00 - 900,00 Euro mensili possono considerarsi dei lauti stipendi, basti pensare che lo Stato ha indicato questi importi come imite, al di sotto dei quali si è considerati poveri .
c) Cosa muove tanto stupore e senso di responsabilità all'indomani dell'approvazione del Decreto, da parte di esponenti politici e segretari di organizazioni sindacali "maggiormente rapresentativi a livello nazionale".
terza considerazione , non sono gli stessi che siedono al governo delle larghe intese , pechè non sono intervenuti prima ? ebbene auspico che oggi questi soggetti politici e sindacali possano riscattarsi agli occhi di una categoria che per decenni hanno umiliato e schiavizzato, sostenendo proposte credibili e mirate a una concreta tutela dei diritti acquisiti, noi siamo pronti a confrontarci , ma al contempo a vigilare sull'operato .
d) Sul quotidiano regionale del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, fra le tante dichiarazioni, diverse dalla nostra sigla sindacale MGL Regione e Autonomie Locali , in merito ai contenuti del Decreto e alle ricadute che questo ha se non modificato, non potevamo fare a meno di riservare attenzione a quella resa da una sigla sindacale autonoma che ha proprio dell'inverosimile .
quarta considerazione , ci chiediamo ma le organizzazioni sindacali confederali o autonome che siano non muovono nell'interesse a tutela e difesa dei diritti dei lavoratori ?
Dalla dichiarazione in premessa richiamata, che vi invito a leggere, sembra che ci sia una ripercussione nei confronti di soggeti provenienti dalla stessa platea di lavoratori che per scelte diverse si sono trovati a prestare servizio in enti diversi da quella della Regione Siciliana; ebbene vorrei ricordare a questa organizzazione sindacale di non affidare le dichiarazioni in modo generico alla sigla ma come è nostra consuetudine fare dare un nome e cognome a chi pronuncia la dichiarazione a nome e perconto della sigla cui appartiene.
Ricordo a me stesso e poi agli altri, che i colleghi che oggi si trovano in servizio con contratto a tempo indeterminato nei ruoli della Regione Siciliana, hanno avuto un trattamento diverso, da chi oggi ancora dopo venti anni è con contratti precari e 18 , 20 e 24 ore in enti diversi dalla Regione Siciliana.
Da ricordare che con il loro consenso hanno stipulato un contratto nelle categorie A e B, cosa che noi non escludiamo a priori, ma non possiamo imporlo con norma di legge, per la loro assunzione a tempo indeterminato non si è tenuto conto della loro posizione in graduatoria ma solo se prestava servizio presso un Ufficio della regione Siciliana, per questi non si prospettato una riduzione oraria dell'impegno contrattuale, ma bensi un contratto a 36 ore settimanali.
Auspico che la dichiarazione resa oggi da questa sigla autonoma, sia stata un'incomprensione del tutto fuori luogo e assuma in futuro una posizione consona al ruolo che le viene demandato, ovvero quello di tutelare i diritti maturati dai lavoratori, se li rappresenta .
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali , siamo disponibili e aperti a ogni confronto purchè questo muova nell'interesse dei lavoratori che ci onoriamo di rappresentare .
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia