Comunicato Stampa 14 Marzo 2024
Arrivano le prime indiscrezioni sulle valutazioni fatte dal Consiglio dei Ministri in ordine alle norme esitate dall'ARS lo scorso mese di Gennaio con l'approvazione della legge finanziaria e del bilancio pluriennale della Regione Siciliana, con il via libera all'art 10 della l.r. 2/2024 relativo alle procedure di stabilizzazione del personale ASU; bisogna invece attendere fine mese per avere riscontro sull'art 63 della l.r. 3/2024 relativo al personale in servizo con contratto a tempo determinato presso gli enti in dissesto.
Riteniamo comunque che, al di là delle decisoni che assumerà il Consiglio dei Ministri, la norma è ampiamente superata dall'approvazione dell'art 1 comma 6 bis del milleproroghe che oltre a disporre la continuità dei rapporti di lavoro fino al 31/12/2024 , fissa alla stessa data il termine ultimo entro cui gli enti interessati potranno dare corso alle procedure di stabilizzazione ai sensi dell'art 20 comma 1 del Decreto 75/2027 e ss. mm. ii., e proprio su questo aspetto che ieri abbiamo tenuto un incontro con l'assessore regionale Messina presso la sua sede istituzionale in Viale Regione Siciliana a Palermo.
Incontro che riteniamo positivo e proficuo per il percorso concordato scadenzato nei tempi che dovrà concretizzare a breve termine la riconversione a tempo indeterminato dei contratti di lavoro in essere dei poco più di mille colleghi in servizio presso enti in dissesto e/o con piani di riequilibrio approvati .
L'attenzione è stata posta sull'opportunità che venga diramata una direttiva da parte del dipartimento preposto sia sull'aspetto economico finanziario della copertura data ai processi distablizzazione ai sensi della l.r. 8 del 2018 sia alla necessità di porre nelle condizioni di operare gli enti che risultano ancora inadempienti nell'approvazione dei documenti contabili di (previsione, rendiconto e consolidato) prendendo in seria considerazione l'opportunità di dare un'interpretazione più estensiva al concetto di deroga contemplata all'art 1 comma 6 bis della legge di conversione del decreto milleproroghe.
Dello stesso tenore è stato il confronto con il Pesidente dell'Anci Sicilia che dal canto si è impegnato ha sottolineare quanto discusso e condiviso, in sede di Conferenza Regione Autonomie Locali in programma per la stessa giornata di ieri, nel pomeriggio.
Sarà cura di questa segreteria Dipartimento Politiche Attive del Lavoro e del Precariato nella P.A. - CSA/RAL accompagnare e supportare tutte le Amministrazioni interessate nel procedure di stabilizzazione.
Non rimane in secondo piano la problematica ricontratualizzazione a 36 ore settimanali dei rapporti di lavoro partime, che investe una platea più ampia, per la quale continua il nostro impegno nel programmare con le dovute attenzioni l'iniziativa regionale.
Come sempre dimostriamo con fatti e non proclami il nostro impegno, portando avanti un'azione sindacale mirata attraverso un continuo confronto in tute le sedi istituzionali e non, nell'interesse prioritario della categoria che rappresentiamo.
NB : prima data da annotare in Agenda Mercoledì 3 Aprile 2024
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 02 Marzo 2024
Con la conversione in legge n. 18/2024 del Decreto Mille proroghe e l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 Febbraio, vanno a regime le disposizioni normative nella stessa contemplate; nel merito, l’attenzione è da noi prioritariamente rivolta all’art. 1 comma 6 bis, che dispone a favore degli enti in dissesto o con piani di riequilibrio approvati, che alla data del 31 dicembre 2023 annoveravano alla proprie dipendenze personale con contratto a tempo determinato , la possibilità di procedere alla ricontrattualizzazione degli stessi ai sensi dell’art. 20 comma 1 del Decreto Legge 75/2017 e, s.m. i. per porre fine ad un precariato ultra trentennale .
Come segreteria regionale del Dipartimento Politiche Attive del Lavoro e del Precariato nella Pubblica Amministrazione del CSA/RAL non possiamo che esprimere cauta soddisfazione dopo avere atteso con prudenza la conferma del tenore letterale della norma, confortati dalle dichiarazioni rese dall’Assessore alle Autonomie Locali On.le Messina e del Presidente dell’ANCI Sicilia Dott. Paolo Amenta che hanno dato l’interpretazione più auspicabile che volevamo cogliere, dopo una ferma azione sindacale portata avanti senza tempo
(a differenza di chi indebitamente si appropria di risultati non propri solo per carpire consensi e ritagliarsi un po’ di visibilità dopo lunghi periodi di letargo)
presso le sedi istituzionali di Palermo e Roma, che ci ripaga del lavoro fatto ma ancora prima riconosce un diritto e ridà dignità a 1200 famiglie siciliane, che da oggi possono guardare con più serenità al proprio futuro occupazionale.
Ciò premesso, non riteniamo esaurito il nostro compito, diversamente riteniamo che c'è necessità di agire subito presso altre sedi istituzionali per sgombrare il campo da ogni possibile incidente di percorso che possa vanificare l'applicazione della norma in premessa richiamata, a tal uopo già da lunedì ci attiveremo per porre in essere delle iniziative che ci consentano di dare piena e immediata attuazione alla norma .
Come segreteria CSA/RAL Dipartimento Politiche Attive del Lavoro e del Precariato nella P.A. riteniamo doveroso e rispettoso nei confronti dei colleghi direttamente interessati andare avanti senza tanti proclami e passerelle, perchè a diferenza di altri siamo reduci di tante battaglie e comprendiamo bene quando è il momento di esultare e quando è il momento di procedere in silenzio.
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 20 Febbraio 2024
La Camera dei Deputati ha approvato ieri il disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe, da oggi il decreto che deve essere convertito in legge entro il prossimo 28 Febbraio è passato all'esame del Senato, dove sarà posta la fiducia, non consentendo più modifiche al testo; la delusione inutile dire è tanta per la mancata approvazione dell'emendamento presentato per la stabilizzazione dei 1200 colleghi in servizio presso enti in dissesto sul territorio della Regione Siciliana, non fosse per altro che aveva fatto ben sperare dopo l'ammissibilità dello stesso e la convergenza di più parti politiche di maggioranza e opposizione che ne avevano sottoscritto la condivisone e sostenibilità, ma sopratutto per la disponibilità manifestata dai funzionari del MEF a concedere nulla osta alla bollinatura della Ragioneria previa certificazione da parte degli Uffici preposti della Regione Sicilia che certificassero la copertura di spesa al 2038, certificazione disattesa che ha comportato il definitivo accantonamento e la riscrittura dello stesso solo in termini di proroga per l'anno 2024 .
Proroga che gli enti potranno deliberare solo e subordinatamente all'approvazione della legge di conversione del decreto milleproroghe, stante che la norma regionale approvata lo scorso 9 gennaio dall'ARS a tutt'oggi non ha sortito effetti vista l'assenza di direttive da parte del competente Dipartimento regionale Autonomie Locali , oggi in forte contraddizione con la norma contemplata nel decreto milleproroghe che dispone e autorizza il ricorso alla proroga solo per l'anno 2024 .
Non abbiamo dubbi in capo a chi imputare precise responsabilità per il grave danno arrecato a 1200 famiglie siciliane con la mancata approvazione dell'emendamento per la loro stabilizzazione, motivate da disinteresse e assenza delle istituzioni regionali, prima su tutte del Presidente della Regione Siciliana che continua a sottrarsi ad un confronto con questa segreteria regionale del Dipartimento Politiche Attive del Lavoro e del Precariato nella P.A. del CSA/RAL oltre che con gli amministratori degli Enti interessati, stante le reiterate richieste di audizioni formulate con carattere d'urgenza.
Di certo non sarà questo a limitare la nostra azione sindacale, convinti come siamo di avere sposato una giusta causa per la quale bisogna spendersi senza se e senza ma ma nell'interesse prioritario di un diritto negato a 1200 colleghi ovvero quello della mancata ricontratulaizzazione degli stessi a tempo indeterminato; così come altrettanto importante e prioritaria è e rimane la ricontrattualizzazione dei rapporti di lavoro partime a 36 ore settimanali , per la quale và avanti la programmazione della mobilitazione regioanle per il prossimo mese di Marzo.
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 8 Febbraio 2024
Va avanti senza sosta, l’interlocuzione avviata da questo Dipartimento Regionale Politiche Attive del Lavoro del Precariato P.A. del CSA/RAL, sulle problematiche del precariato storico degli enti locali, richiamando l’attenzione sulle priorità che rivestono carattere d’urgenza ed emergenza sociale, prima su tutte quella dei 1.200 colleghi in servizio presso enti in dissesto, che si sono visti tutelati nella continuità dei rapporti di lavoro a fare data dal 1 Gennaio 2024 solo e grazie all’intervento delle rispettive amministrazioni di riferimento che ricorrendo a Ordinanze Sindacali hanno scongiurato il fermo delle attività e con queste la paralisi dei servizi, sopperendo a quel vuoto legislativo venutosi a determinare per indifferenza della Politica Regionale e nazionale che non ha esitato a tempo debito alcun provvedimento normativo a loro favore.
L’art 63 della legge regionale n. 3/2024 pubblicata lo scorso sabato, pur contemplando la proroga dei contratti senza soluzione di continuità fino al 2025 a fare data dal 1 gennaio 2024, potrebbe non sortire gli effetti auspicati, stante che come in precedenza avvenuto per l’art. 3 comma 3 della l. r. 35/2021 anche questa presenta profili di illegittimità costituzionale per violazione dell’art 81 Cost. ed eccede dalla competenza legislativa attribuita alla Regione dal proprio Statuto speciale (legge cost. n. 2 del 1948) e pertanto rischia di essere impugnata ai sensi dell’art. 127 Cost.
L’emergenza e l’urgenza nell’affrontare la problematica dei 1.200 lavoratori dipendenti sta proprio nel tutelare la loro posizione sia ai fini della ricontrattualizzazione dei rapporti di lavoro in essere a tempo indeterminato, ma ancora prima nel garantire la loro permanenza in servizio, rivendicando l’approvazione del testo di
emendamento in discussione al Parlamento nazionale che a nostro dire riscontra i due aspetti della vertenza.
Ancora un appello ai Sindaci a fare oggi quello che non potranno fare più domani, investendo alle proprie responsabilità la deputazione regionale e nazionale, impegnando il Presidente Schifani e il Governo tutto ad assumere subito posizione.
Ci siamo chiesti a quali conseguenze andranno incontro i 1200 colleghi là dove l’art. 63 viene impugnato e Roma non approva l'emendamento presentato al disegno di conversione in legge del Decreto Milleproroghe oggi all’esame delle due Camere del Parlamento Nazionale, rendendo inutilizzabili le risorse accantonate fino al 2028 nel Bilancio della Regione Siciliana, per assenza di norma di riferimento ???
Per queste ragioni esorto i 1.200 colleghi a non dormire sonni tranquilli, noi stiamo facendo la nostra parte ma Voi dovete fare la vostra prima che sia troppo tardi !
Altra problematica che oggi emerge nella sua gravità, è quella correlata all'art 10 della l.r 1/2024 che interessa la categoria ASU, che pur destinando risorse economiche a loro favore per la continuità delle attività socialmente utili presso le rispettive amministrazioni e per le procedure di stabilizzazione, al comma 5 del medesimo articolo 10 subordina la disponibilità e l'utilizzo delle risorse all'emanazione di un Decreto del Ragioniere Generale su proposta del Dipartimento Regionale del Lavoro, previa deliberazione in Giunta di Governo regionale delle variazioni di bilancio necessarie all'iscrizione delle somme nell'apposito capitolo di rifetimento al personale ASU, ciò comporta ritardi nell'erogazione del sussidio mensile a fare data dal mese di Gennaio .
Va Avanti intanto la programazione della manifestazione regionale per il prossimo mese di Marzo, irrinunciabile per riportare al centro del confronto con le istituzioni regionali la ricontratualizzazione dei rapporti partime a 36 ore settimanali .
Giuseppe Cardenia