Comunicato Stampa 14 Settembre2016
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- Pubblicato Mercoledì, 14 Settembre 2016 07:21
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DELEGAZIONE REGIONALE PRECARI
IN MISSIONE A PALERMO PER DEFINIRE
DATA CONVOCAZIONE CABINA DI REGIA
Comunicato Stampa 13 Settembre 2016
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- Pubblicato Martedì, 13 Settembre 2016 07:50
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Nessun ripensamento ma solo passi in avanti da compiere uno ad uno, giorno dopo giorno, senza indietreggiare alle prime difficoltà che in modo architettato vengono alimentate da chi oggi si vede in difficoltà, penso al funzionario che abituato a rilegare compiti e lavoro al personale oggi in assemblea non riesce a dare quelle risposte che l’utenza pretende , alla RSU che non può più alimentare speranze e gestire a proprio uso e consumo la problematica, all’amministratore che a difesa della soluzione RESAIS dispensa serenità ai colleghi per non farsi sfuggire l’opportunità di una gestione clientelare dei posti di lavoro, e così via; ma la consapevolezza di chi stà acquisendo conoscenza nel sapere come le cose realmente stanno ci incoraggiano e ci danno forza , prova né sono il numero alto di adesioni su scala regionale alle assemblee e la fermezza di tanti colleghi che ci incitano a non mollare e continuare senza timore alcuno.
In tanti si è compreso che di fronte ad un licenziamento annunciato (la RESAIS non è che questo) la mancata retribuzione di giorni di lavoro o l’adozione di un provvedimento disciplinare nei propri confronti da parte di qualche funzionario solerte fuori stagione non può arrestare il cammino intrapreso .
Domani si replica, assemblea sui posti di lavoro a supporto della delegazione regionale di precari in missione a Palermo e in attesa di avere riscontro in merito alla richiesta di convocazione urgente dei lavori in cabina di regia sul precariato, richiesta formalizzata giorni addietro direttamente all’Assessore Lantieri .
Prendiamo atto con favore della posizione assunta da un nutrito gruppo di sindaci del messinese (45 amministratori) (lettera) a supporto del documento unitario predisposto dalla categoria; di fatto hanno stilato e siglato un documento e trasmesso agli organi istituzionali regionali e al prefetto.
Teniamoci pronti a tutto ! se domani l’esito dell’incontro palermitano non determinerà passi in
avanti , con una data certa di convocazione dei lavori in cabina di regia , sarà “CAOS TOTALE”
In ultima analisi, dopo aver espresso la nostra posizione e rappresentato ampiamente con il precedente comunicato stampa, gli interessi che ruotano intorno alla RESAIS, ritenendo che per molti è la soluzione tanto auspicata , ci chiediamo, ma che posizione hanno le varie sigle sindacali a partire dai confederali in merito a questa soluzione ? CGIL CISL e UIL sono pronti a sottoscrivere il nostro documento con cui diciamo in modo chiaro e determinato NO! alla RESAIS e ogni altra soluzione che svende le professionalità e le competenze acquisite, cancella ogni rapporto di lavoro subordinato che intercorre con gli enti da oltre 28 anni ?
Oggi pomeriggio riprende l’attività parlamentare all’ARS, sotto palazzo dei normanni si ritroveranno i colleghi delle dismesse Province regionali, a supporto e difesa del personale i confederali hanno annunciato la loro presenza, ma di quale personale ? quello a tempo indeterminato o determinato ? in merito alla riduzione del monte ore a 18 settimanali operato a discapito del personale a tempo determinato che posizione assumono? in merito alla mobilità del personale a tempo indeterminato delle dismesse province verso gli enti locali, cosa hanno deciso ?
Domani chiederemo conto anche di questo all’Assessore Regionale On Luisa Lantieri !
Comunicato Stampa 12 Settembre 2016
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- Pubblicato Lunedì, 12 Settembre 2016 07:06
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Comunque vada, le amministrazioni attualmente in carica passeranno alla storia scrivendo l’ultima pagina di questo lungo precariato degli enti locali e non solo; così come anticipato nei precedenti comunicati stampa queste sono chiamate per legge a prendere posizione e le scelte sono due, o contestare le procedure del decreto 101/2013 non dando seguito all’approvazione del piano triennale 2016/2018 entro il prossimo e imminente 30 settembre in assenza di norme specifiche che intervengono a tutela e salvaguardia di tutta la categoria o diversamente procedere in tale direzione con tutto ciò che questo comporta.
Ed è proprio questo che la categoria deve sapere, in assenza di norme che affrontano in modo specifico la problematica e intervengono a modifica delle procedure in atto a regime, si prospetta una soluzione che poco a che fare con le nostre rivendicazioni fatte fin dal 1989, ovvero un contratto a tempo indeterminato alle dipendenze degli enti presso cui prestiamo servizio, di fatto si propone il deportamento in massa nella RESAIS società partecipata dalla Regione siciliana, istituita con propria legge regionale nel lontano 1975 per avviare a liquidazioni alcune aziende in crisi che operavano nel settore industriale (ESPI, EMS, AZASI) e accoglieva il personale da queste dipendenti per accompagnarli al prepensionamento con requisiti minimi 27 anni di contributi e 52 anni di età riconoscendo loro un assegno mensile pari all’80% dell’ultima retribuzione, nel nostro caso un assegno mensile quantificato su impegno settimanale pari a 18 ore.
Nella soluzione prospettata si ipotizza un ‘assunzione con contratto a tempo indeterminato alle dipendenze della RESAIS, la quale accogliendo le eventuali istanze da parte di enti interessati dispone l’assegnazione del personale per lo svolgimento di funzioni e compiti istituzionali, senza che con questi venga ad istaurarsi alcun un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; corre l’obbligo rappresentare che questo modo di procedere non tiene più conto del servizio fin qui prestato, delle professionalità acquisite, ne tanto meno l’obbligo in capo agli enti di presentare le richieste o quanto meno in numero pari al personale precario che oggi presta servizio. In caso di mancata richiesta quale rapporto di lavoro si ipotizza ? già un anno addietro l’allora assessore Caruso in Commissione Bilancio aveva esordito parlando di cassa in deroga perché impossibile stabilizzare il personale precario .
Per queste ragioni un NO! forte e accorato all’ipotesi RESAIS e qualunque altra proposta che svende e disperde le professionalità acquisite in 28 anni di servizio prestato alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni senza tenere conto della necessità a mantenere prioritariamente in vita un rapporto di lavoro subordinato con gli enti presso cui si è chiamati a prestare servizio a tempo indeterminato, senza mettere in discussione il CCNL del comparto enti locali e gli aspetti previdenziali fin qui riconosciuti .
Il confronto che negli ultimi giorni ho avuto modo di portare avanti con alcuni amministratori locali sulla difficile situazione che ci troviamo ad affrontare fà trapelare una situazione di dubbia e preoccupante volontà nel condividere e sostenere un percorso comune, così come noi fino ad oggi lo abbiamo ipotizzato, il loro silenzio sembra assecondare quella accondiscendenza ad un volere politico che mette d'accordo tutti su tutto a discapito di noi lavoratori precari.
La verità è che l'annunciata soluzione RESAIS aiuta tutti "a togliere le castagne dal fuoco senza bruciarsi le mani" come recita un detto antico;
I comuni salutano favorevolmente la proposta come unica e possibile soluzione che và oltre i rigidi paletti del decreto 101/2013 riconoscendo la possibilità di un contratto a tempo indeterminato a 18 ore settimanali, senza limitazione alcuna, promuovendola tra la categoria come "cosa possibile buona e giusta".
La politica ritorna alle sue vecchie abitudini, fare ciò che vuole fare, senza condizionamenti di sorte o logiche burocratiche, senza obbligo alcuno nei confronti di nessuno, il tutto alla vigilia di una serie di competizioni elettorali che devono farci riflettere seriamente (Referendum costituzionale, elezioni Presidenti delle città metropolitane e dei liberi consorzi,elezioni amministrative, regionali, nazionali) .
Così facendo la Regione Siciliana non avrebbe più il problema precari anzi si vanterebbe di aver dato soluzione, i comuni si sarebbero scrollati di dosso un fardello sociale ed economico non indifferente creandosi l'opportunità di scegliere chi assumere, gli unici a pagare il prezzo saremo noi lavoratoi precari .
In tutto questo che posizione assume il precario, continua a credere e sperare nei buoni propositi di chi nulla ha da perdere ma tanto ha da guadagnare (basti pensare che i comuni non avrebbero più nessun obbligo nei confronti di 20.000 famiglie siciliane , contrattisti ed ASU) .
SVEGLIA ! Domani si ritorna in assemblea sui posti di lavoro prima di infuocare le piazze !
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 8 Settembre 2016
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- Pubblicato Venerdì, 09 Settembre 2016 06:54
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Le tante domande che in queste ore a pochi giorni dell’assemblea del prossimo 12 settembre, su cui rivolgiamo la massima attenzione, alimentano dubbi, incertezze e perplessità sul perché, dove, come, quando, resteranno senza risposta; ma genereranno altrettante verità sulla condizione sociale che viviamo.
Al collega che mi chiede giustamente come comportarsi, quali conseguenze, con quali modalità affronteremo l’assemblea, mi sento di dire che, la partecipazione alle assemblee è un diritto soggettivo riconosciuto al lavoratore dall’art 56 del CCNL 14/09/2000 comparto enti locali, per un monte ore annuo retribuito, pari a 12, oltre le quali l’ente opera la decurtazione di somme in misura pari alle ore che eccedono quelle autorizzate.
In particolari casi e situazioni il lavoratore può essere destinatario di provvedimenti disciplinari adottati dall’ente per le seguenti motivazioni interruzione di servizio, assenza ingiustificata; ciò comporta eventuali pene sanzionatorie o sospensione per brevi periodi dal lavoro .
Ciò premesso, come categoria ma ancor prima come singoli lavoratori dipendenti precari, consapevoli che possiamo fare affidamento solo ed esclusivamente sulle nostre forze, siamo chiamati tutti indistintamente a fare delle scelte non più rinviabili nel tempo, da cui dipenderà il nostro immediato domani; al contempo delle scelte li dovranno fare anche coloro che fino ad oggi ci hanno manifestato solidarietà, supporto, disponibilità a parole senza andare oltre le apparenze, questi sono le amministrazioni locali, “i colleghi a tempo indeterminato” che forti della loro posizione dovranno per ragioni di cose fare delle scelte e assumere delle posizioni, da cui ne trarremo insegnamento .
I sindaci che lo scorso 30 Giugno 2016 numerosi hanno indossato la fascia tricolore e sono scesi in piazza a nostro fianco nella manifestazione regionale a Palermo, le tante affermazioni e dichiarazioni agguerrite a tutela e salvaguardia dei nostri posti di lavoro rese nelle pubbliche piazze e in ogni occasione buona per dare visibilità al proprio operato, a partire da giorno 12 Settembre da che parte stanno ?
“I colleghi” con contratto a tempo indeterminato che dispensano serenità dalla loro posizione consolidata e si lasciano andare ad affermazioni che sminuiscono la drammaticità della situazione che solo noi da precari possiamo comprendere e vivere a nostre spese, sono pronti a manifestare la loro solidarietà a testimonianza del servizio che quotidianamente prestiamo fianco a fianco nello stesso Ufficio ?
I sindaci sono pronti a fare valere il proprio ruolo istituzionale assumendo una posizione forte e inequivocabile a tutela e salvaguardia di migliaia di posti di lavoro presso le sedi istituzionali preposte, contrastando l’operato di un governo regionale e nazionale che ha deciso di porre fine alla nostra esperienza di lavoro nella Pubblica Amministrazione dopo 28 anni di servizio prestato con competenza e professionalità, sono pronti ad assecondare le nostre iniziative di lotta ?
Dal loro comportamento possiamo trarre quelle risposte che tanta trepidazione e incertezza oggi ci incutono nell’agire .
Una certezza è che la nostra vita da lavoratori dipendenti precari da cui dipende il nostro sostentamento è prossima alla scadenza del 31 dicembre 2016 gli amministratori e i colleghi a tempo indeterminato NO!
L’assemblea convocata per la giornata del 12 Settembre non può esaurirsi nell’iniziativa fine a se stessa ma deve avere un seguito nei giorni a seguire che riscontri una definitiva e risolutiva risposta alle nostre rivendicazioni, per queste ragioni e con queste motivazioni siamo tutti chiamati a prendere posizioni mettendo in conto tutto ciò che è stato in premessa riportato; Indietro non si torna !
Seguiranno comunicati stampa e documentazione da condividere a supporto dell’assemblea .
E' IL MOMENTO IN CUI TUTTI DOBBIAMO ASSUMERCI LE PROPRIE RESPONSABILITA SENZA DELEGARE A TERZI O IMPUTARE AD ALTRI LE COLPE
A partire dal 12 Settembre mettiamoci la faccia !
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 5 Settembre 2016
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- Pubblicato Lunedì, 05 Settembre 2016 09:49
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Fin quando non si comprende la drammaticità delle cose che stiamo vivendo, niente e nessuno potrà sperare in quel cambiamento che in tanti auspichiamo ma in tanti continuano a non credere, assecondando nel totale disinteresse e silenzio il volere di chi nell’indifferenza generale ha già tirato le somme a danno della nostra categoria .
Le dichiarazioni rese oggi dall’On. Assessore Regionale alle autonomie locali Luisa Lantieri sul giornale di Sicilia confermano ciò che da tempo come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali sosteniamo,
FUORI DAI COMUNI ! a partire dal 1 Gennaio 2017 riduzione del monte ore da 24 a 18 e allocazione in una sorte di contenitore chiamato Resais in attesa di eventuali richiesta di avviamento, se mai arriveranno da parte dei comuni e/o enti diversi che necessitano di prestazioni di mano d’opera; diversamente il personale allocato in questa sorta di società partecipata beneficierà di un trattamento assistenziale (cassa integrazione) per un breve periodo prima di essere definitivamente licenziamento.
Questa premessa deve essere sufficiente a far comprendere che non c’è tempo da perdere e bisogna agire, in modo coordinato e senza titubanze o perplessità, a partire dal 12 settembre così come comunicato a tutti i Sindaci in data 2 Settembre c.a. da questa segreteria alla loro pec istituzionale.
L’assemblea sui posti di lavoro a far data dal 12 settembre non và sottovalutata ritenendo questa un’iniziativa fine a se stessa, diversamente và condivisa e partecipata da tutto il personale precario, nel merito si rappresenta l’importanza della stessa in quanto propedeutica ad altre iniziative di lotta in programma che si intensificheranno nei giorni a seguire così come già deciso nel corso della riunione tenutasi a Balestrate tra le rappresentanze di quets asegreteria e quella del PEPS .
Al fine di uniformare le procedure si Invita il personale precario a presentare presso l’ente presso cui presta servizio apposita comunicazione di adesione che segua questa impostazione :
“ Al Sindaco
Al Segretario
Ai Responsabili di Settore e/o Aree
Comune di _____________
Oggetto : Comunicazione Adesione Assemblea 12 Settembre 2016
Richiamata la comunicazione prot. n.145 del 2 Settembre 2016 pervenuta a codesto Ente da parte della segreteria MGL Regione e Autonomie Locali in ordine all’Assemblea convocata sui posti di lavoro per la giornata del 12 Settembre c.a., riservandoci di integrare la presente con altra comunicazione a seguire l’esito della stessa chiamata a decidere sui seguenti punti posti all’ordine del giorno
- riscontro piano triennale del fabbisogno personale 2016/2018 da presentare nei 15 giorni successivi al 30 settembre 2016 all’assessorato regionale alle autonomie locali .
- convocazione urgente lavori in cabina di regia per riscontrare e definire i contenuti della proposta di legge di iniziativa governativa
- programmazione iniziative di lotta per i giorni a seguire
Si comunica l’astensione dal lavoro e l’adesione all’assemblea del personale in servizio presso questo Ente a decorrere dalle ore 9:00
Si chiede disponibilità di locali idonei a potere tenere assemblea
Addì _______________ Sottoscrizione”
Seguiranno altre comunicazioni in merito .
12 SETTEMBRE 2016
FERMIAMO LE ATTIVITA’ DEI COMUNI
CONTRO L’INDIFFERENZA DI QUESTA CLASSE POLITICA
Promuovi e sostieni sul territorio la sottoscrizione della petizione lanciata su change.org a modifica del decreto 101/2013 configurando la stabilizzazione dei contratti a termine nella P.A. non come nuova assunzione
Firma la petizione : https://www.change.org/p/presidente-consiglio-presidenti-camera-e-senato-la-stabilizzazione-di-contratti-a-termine-nella-p-a-no-configurare-come-nuove-assunzioni?recruiter=592609424&utm_source=share_petition&utm_medium=whatsapp
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 2 Settembre 2016
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- Pubblicato Martedì, 30 Agosto 2016 07:12
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Promuovi e sostieni la sottoscrizione della petizione lanciata sul portale CHANGE.ORG, da questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, per rivendicare l’approvazione urgente di una norma con la legge di stabilità prossima all’esame del governo nazionale, attraverso la quale si apportino quelle modifiche e integrazioni necessarie e sostanziali al decreto 101/2013 convertito in legge 125/2013, che tengano conto delle specificità territoriali e sottrae le stabilizzazioni dei contratti a tempo determinato nella P.A. al concetto di nuova assunzione .
Titolo della petizione “La stabilizzazione di contratti a termine nella P.A., non configurare come nuova assunzione” diretta a Presidente del Consiglio e Presidenti di Camera e Senato .
Il principio di non considerare nuove assunzioni le procedure di stabilizzazioni così come concepite e regolamentate dal decreto 101/2013 convertito in legge 125/2013 è stato in tutte le nostre proposte punto fermo a cui ancorare ogni possibile discussione in ordine alla soluzione da dare alla vertenza precariato; a questa nostra convinzione viene in soccorso una recente sentenza del CGA che si pronuncia favorevolmente in questa direzione .
Di fatto questo modo di procedere, comporterebbe un venir meno di tutte quelle limitazioni che oggi impediscono e/o condizionano fortemente l’operato delle Amministrazioni Locali, sottraendo queste all’obbligo di procedure nel rispetto dei rigidi paletti del turn over e delle capacità assunzionali ; non configurare le stabilizzazioni come “nuove assunzioni” vuol dire riconoscere una spesa già a regime per i contratti a tempo determinato a carico dei bilanci degli enti, spesa che come tale resterebbe invariata all’atto in cui si definisce la procedura di reclutamento a tempo indeterminato .
Ciò premesso, nel richiamare l’attenzione anche sull’iniziativa in programma per la giornata del 12 settembre da portare a buon fine presso tutti gli enti interessati, non sottovalutando l’importanza di questa ma considerandola diversamente l’inizio di una stagione di lotta senza quartiere, per contrastare quei progetti già definiti e ancora non resi pubblici che prevedono l’estromissione di tutto il personale dagli enti a far data dal 1 gennaio 2017, si dà comunicazione che come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali abbiamo inoltrato in mattinata a tutte le pec istituzionali delle amministrazioni locali comunicazione relativa all’assemblea del 12 settembre e informativa su petizione on line , si sollecita il personale a riscontrare l'avvenuta ricezione e consegna al Sindaco .
Relativamente all’assemblea seguiranno ulteriori chiarimenti e indicazione circa le modalità di svolgimento, dopo aver portato a termine l’incontri in programma oggi pomeriggio a Balestrate .
In ultima analisi ma non per minore importanza, come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali rimaniamo dell’Avviso che il termine del 30 Settembre entro cui gli enti sono chiamati a predisporre e approvare il piano triennale del fabbisogno personale relativo agli anni 2016/2018 non và esitato in assenza di ulteriori chiarimenti e garanzie a tutela e salvaguardia dei posti di lavoro, stante che regna l’incertezza totale su alcuni aspetti che asssumono una valenza non trascurabile come le vertenze non definite sul personale delle ex province e Ipab .
Agli Amministratori locali l’invito a prendere posizione e sostenere le iniziative che nei prossimi giorni si andranno ad intraprendere sul territorio regionale, avendo la comprensione di chi vive una condizione sociale che può trasformarsi in un vero e proprio dramma, un invito ad esercitare il proprio ruolo istituzionale e politico senza assecondare il volere di chi tanto poteva fare e nulla ha fatto.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 24 Agosto 2016
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- Pubblicato Mercoledì, 24 Agosto 2016 17:25
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Ancora qualche giorno di distrazione, soprattutto per chi non ha ancora fatto rientro dalle ferie, prima di affrontare la calda stagione autunnale, che così si presenta per le tante incertezze che insidiano pesantemente il futuro occupazionale della categoria, per la leggerezza e la superficialità con cui si continua ad affrontare nel merito la problematica precariato degli enti locali e non solo; superficialità e leggerezza che assoggettano sia il volere di una classe politica che rimane distinta e distante dalla realtà delle cose tanto quanto di chi è chiamato sul piano sociale ad affrontare e tutelare posti di lavoro messi seriamente a rischio, per ragioni che scaturiscono da analisi sbagliate e forvianti che non riscontrano nel modo più assoluto, il volere dei lavoratori direttamente interessati, sia nei contenuti che nella tempistica con cui si prospettano .
L’auspicio è che la categoria assuma da subito questa consapevolezza e non si faccia trovare impreparata, adagiandosi sul consolidato volere degli anni pregressi dove a fine anno si ripiega sulla tanto decantata deroga alla normativa vigente in materia di contratti a termine, prospettando l’ennesima proroga; oggi esclusa a priori nelle proposte ipotizzate da Roma e Palermo .
Proroga che come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali contestiamo come principio, salvo che, questa non sia strettamente correlata ad una norma che propone ben altro e limita gli effetti di questa solo a favore di quanti non trovano collocazione immediata con contratto a tempo indeterminato nelle rispettive dotazioni degli enti presso cui il personale precario presta servizio o presso enti vicinori che presentano disponibilità di posti da attribuire.
Per queste ragioni a partire dal 12 Settembre 2016 tutta la categoria deve ritenersi impegnata a manifestare senza alcuna perplessità o incertezza nell’agire, rivendicando con determinazione e senza sconti il proprio diritto ad un contratto a tempo indeterminato alle dipendenze dell’ente presso cui ha prestato servizio con professionalità e competenza per 28 lunghi anni.
Agli amministratori degli enti locali un appello a prendere posizione senza allinearsi a schemi e dettati di chi agisce nell’interesse non certo della categoria, un invito a fare proprio l’impegno per una sanatoria delle posizioni lavorative in discussione, senza assecondare il volere di chi propone percorsi artificiosi e impraticabili che snaturano il rapporto di subordinazione, privilegiando soluzioni che sanno di puro clientelismo dal sapore preelettorale .
Alle parti sociali che manifestano apparente interesse per la categoria, l’invito a togliersi la maschera che per troppo tempo ha ingessato il loro operato, sviscerando le veri intenzioni che non possono assolutamente trovare condivisione nell’accomunare soggetti diversi con storie e soluzioni diverse .
In ordine all’iniziativa in programma per la giornata del 12 settembre e per le giornate a seguire ci riserviamo di fare pervenire a tutto il personale interessato precise indicazioni dopo un’attenta e ponderata valutazione delle stesse, preventivamente coordinate .
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 11 Agosto 2016
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- Pubblicato Giovedì, 11 Agosto 2016 09:23
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Stanno giocando tutti, nessuno escluso (deputazione regionale, nazionale, governo, maggioranza e opposizione, organizzazioni sindacali e di categoria, associazioni degli enti locali, etc.), sul destino delle persone senza alcuna remora; apprendere oggi da tutti i mezzi d’informazione che l’ARS ha chiuso i lavori d’aula con nulla di fatto, con la sola motivazione che la conferenza dei capigruppo aveva deliberatamente indicato la data del 10 Agosto c.a. quale termine ultimo per attività parlamentari prima della pausa estiva è inaccettabile se s’intende la politica come servizio (la data poteva essere posticipata con una nuova conferenza dei capigruppo nell’arco di qualche ora) .
Questa classe politica che indebitamente ricopre ruoli a loro poco consoni, distinti e distanti anni luce dalle reali esigenze e necessità della gente comune che lavora e produce se nè altamente fregata di chi in questa manovra finanziaria riponeva le proprie aspettative future.
Certo il mio intendimento non và a chi sosteneva il sovvenzionamento di qualche iniziativa o la concessione di qualche contributo a favore di qualche amico, ma diversamente a chi da oggi si vede ancora una volta negata la possibilità non solo di percepire quanto dovuto per il servizio prestato, ma di non ritornare in servizio dopo essere stato sospeso e assoggettato in una condizione che sà di vero e proprio licenziamento, indipendentemente dal termine adottato (proroga giuridica) per sviare le preoccupazioni e sottrarsi alla realtà delle cose come effettivamente sono (in totale sono 450 le unità di personale a tempo determinato interessato su tutte le 9 ex province regionali ).
Riscontrare poi che durante la votazione in aula dell’articolo che stanziava 9 milioni di euro a favore del personale di ruolo e precario delle ex province per garantire loro la retribuzione, è passata anche la rivisitazione del monte ore contrattuale del personale precario con riduzione dello stesso da 24 a 18 ore, su proposta dell’assessore Lantieri, che, per reperire risorse da destinare ad altro personale precario come quello che cura l’assistenza al personale disabile nelle strutture scolastiche non si è preoccupata tanto di fare cassa su altri precari ; questo non fa ben sperare per nessuno .
12 SETTEMBRE 2016
SBARRIAMO LE PORTE DEI COMUNI
CONTRO L’INDIFFERENZA DI QUESTA CLASSE POLITICA
Comunicato Stampa 10 Agosto 2016 bis
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- Pubblicato Mercoledì, 10 Agosto 2016 16:06
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Si porta a conoscenza delle amministrazioni locali e dei funzionari preposti, che è stata anticipata ad oggi pomeriggio sul sito istituzionale del Dipartimento Autonomie Locali, la pubblicazione del Decreto interassessoriale n.178/S2 del 10 Agosto 2016, firmato in mattinata dagli assessori Lantieri e Miccichè .
Con il predetto decreto, si approva e ridetermina il piano di riparto programmatico operato ai sensi dell’art 30 comma 7 della l.r. 5/2014 delle somme al momento iscritte nel bilancio di previsione della Regione Siciliana per l’esercizio finanziario 2016, relative al fondo straordinario per compensare gli squilibri finanziari delle autonomie locali derivanti dall’abrogazione di norme, (operate ai sensi del comma 6 dell'art 30 l.r. 5/2014), già approvato con D.A. n. 374/S.2 del 30 dicembre 2015 e rideterminato con il D.A. n. 116/S.2 del 23 giugno 2016 , per l’importo complessivo pari a 173.096 migliaia di euro, come risulta dalla sommatoria degli importi riportati a fianco di ciascun ente locale dell’allegato “A” che dello stesso risulta parte integrante.
Tutte le amministrazioni interessate sono chiamate (nel caso in cui non abbiano già provveduto in merito) a regolarizzare la posizione del personale precario, già alle proprie dipendenze, uniformandosi al termine ultimo di scadenza dei rapporti di lavoro a termine, previsto per il prossimo 31 dicembre 2016 facendo salve le ore previste dal contratto preso a riferimento normativo.
L’erogazione della quota del Fondo, nel limite massimo del corrispondente importo indicato per ciascuna autonomia locale, resta subordinata alla presentazione di apposita istanza di parte, attestante , per l’anno 2016, lo squilibrio finanziario sul complesso delle spese del personale.
Reso noto quanto sopra, si notizia che dopo alcuni rinvii in mattinata, l’ARS ha iniziato la discussione sulla manovra finanziaria e sta procedendo nell’esame e approvazione dei singoli articoli con l’auspicio di concludere in serata.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 10 Agosto 2016
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- Pubblicato Mercoledì, 10 Agosto 2016 09:52
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Approvata la legge di riforma elettorale, che non poche conseguenze comporterà sul piano strettamente politico, l’ARS si appresta ad esitare ed approvare entro oggi, la mini finanziaria a cui sono correlate tante aspettative, in primo piano quelle legate al trasferimento di risorse economiche ai comuni, che nonostante sono stati commissariati per la mancata approvazione dei rispettivi bilanci entro il termine utile del 30 Aprile scorso, continuano a rimanere in una situazione di stallo proprio per mancata disponibilità di risorse a cui poter fare riferimento (negli ultimi anni il taglio si aggira a 700 milioni), proprio la legge di riforma elettorale su questo aspetto ha previsto uno scioglimento delle amministrazioni che non hanno ottemperato all’approvazione del bilancio entro i termini previsti (sono 347 su 390 i comuni che non hanno ottemperato all’approvazione del documento contabile, in assenza di risorse certe non poteva essere diversamente) .
Anche i consorzi dei comuni sono in forte trepidazione, per la concessione di un contributo pari a 9 milioni di euro, cosi come anticipato ieri nel precedente comunicato stampa, che non risolve il problema ma lo posticipa in avanti di qualche settimana con tutto ciò che questo comporta.
La manovra in esame licenziata dalla giunta di governo in soli tre articoli è stata stravolta nelle commissioni di merito fino ad essere formulata e licenziata per i lavori d’aula in ben 32 articoli; oggi si appresta ad essere discussa tenendo conto della presentazione di altri 225 emendamenti tra questi quello più impopolare e inopportuno prevede il licenziamento di tutto il personale precario degli assistenti ai disabili dopo oltre 20 anni di servizio prestato, figure queste che venivano garantite dalle dismesse province regionali a favore di soggetti portatori di handicap .
La manovra darà il via libera ai decreti del dipartimento autonomie locali che entro la giornata di domani saranno esitati favorevolmente e pubblicati, questi fanno riferimento al piano di riparto approvato in conferenza regione e autonomie locali, di fatto la disponibilità di risorse passa dagli 87milioni ai 172 milioni di cui all’art 30 comma 7 l.r. 5/2014 a favore di tutti gli enti interessati , oltre a questo sarà definito anche il piano di riparto relativo all’integrazioni di somme a favore dei comuni in dissesto e dei consorzi dei comuni generati dalle dismesse province regionali, somme ripartite tenendo conto delle norme contrattuali di stretto riferimento nel rispetto di quanto disposto dall’art 1 comma 215 legge finanziaria n. 208/2015 , così come da noi fortemente sostenuto .
Ala luce di quanto sopra , si fà sempre più forte la consapevolezza che non possiamo trincerarci dietro motivazioni che lasciano il tempo che trovano, superato il mese di Agosto bisogna agire tutti insieme come lavoratori precari senza alcun riferimento a questa o a quell’atra sigla sindacale, associazione o movimento che sia, mettendoci la faccia e pretendere subito risposte concrete; avendo il coraggio delle proprie azioni dimostrare che i comuni senza il nostro apporto quotidiano in termini di competenze e professionalità sono un contenitore vuoto .
12 SETTEMBRE 2016
SBARRIAMO LE PORTE AI COMUNI
PER MANCATE RISPOSTE AL PRECARIATO
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 8 Agosto 2016
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- Pubblicato Venerdì, 05 Agosto 2016 18:08
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La conferenza Regione e Autonomie Locali, tenutasi lo scorso 4 Agosto presso l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali a Palermo a prodotto poco e nulla rispetto alle aspettative che faceva maturare a chi riponeva in questo incontro istituzionale dei possibili passi in avanti; diversamente a quanto auspicato c’è stata una conferma delle indissolubili criticità finanziarie che caratterizzano e condizionano sempre più in negativo il futuro amministrativo degli enti locali in Sicilia (sempre più a rischio i comuni in procinto di dichiarare dissesto finanziario) con inevitabili conseguenze sul piano occupazionale (difficoltà a confermare i rapporti di lavoro a termine) e dei servizi (meno trasferimenti di risorse economiche e conseguente mancata erogazione di prestazioni sociali) .
Relativamente agli aspetti finanziari legati alla problematica precariato e ripartizione fondo di cui al’art 30 comma 7 della l.r. 5/2014 che la Conferenza ha approvato per l’esercizio finanziario 2016, c’è da rilevare che, le somme ripartite ad integrazione di quelle già indicate nel precedente piano di riparto operato lo scorso mese di giugno per la complessiva somma di euro 87 milioni, hanno subito una decurtazione del 9% sul totale della spesa storicizzata al 31 dicembre 2013, somma che si intende recuperare in fase di assestamento di bilancio il prossimo mese di ottobre c.a. ( nel merito avanziamo forti dubbi) .
Più critica si presenta la posizione del personale dipendente delle dismesse province regionali, per le quali risultano insufficienti le somme disponibili a copertura della retribuzione del personale dipendente, la ripartizione di poco più di 9 milioni di euro di fronte ad un’esigenza di quasi 200 milioni non dà soluzione ma rinvia il problema di qualche settimana senza risolverlo.
Altra posizione critica risulta essere quella del personale precario in servizio presso gli enti in dissesto e le dismesse province, di fatto i criteri adottati nella ripartizione delle somme integrative al fondo di cui all’art 30 comma 7 l.r. 5/2014 e s, m. e i., che il dipartimento autonomie locali ha presentato al tavolo della conferenza regione e autonomie locali non sono condivisibili, prendere atto poi che l’Anci Sicilia sull’argomento non abbia sollevato alcuna contestazione, ci preoccupa fortemente, non tanto per aver considerato dei criteri in netto contrasto con la disciplina normativa nazionale di cui all'art 1 comma 215 della l. 208/2015 non tenendo conto delle norma di riferimento che ha generato il contratto, ma per le distorture con cui si vuole intendere normale e leggittimo ciò che non è per ignoranza in materia, a tal uopo vogliamo essere chiari e non essere fraintesi, come segreteria MGL siamo i primi a sostenere ciò che abbiamo preteso con l'approvazione della legge regionale 16/06 evitare disparità di trattamento fra il personale precario, uniformare il monte ore per tutti a 24, una legge che consentiva ciò ed è stata disattesa.
Non possiamo dire si alla concessione di somme che vanno a remunerare integrazioni orarie che erano a carico dei bilanci degli enti che li avevano deliberate (la norma nazionale art 1 comma 215 l. 208/2015 non lo consente), sottraendo risorse al personale che per legge è stato contrattualizato a 24 ore con conseguente e inevitabile contriollo della spesa corrente .
Nessuna prospettiva e discussione sul fronte proposte di stabilizzazione, nonostante rimane l’obbligo per gli enti di ottemperare all’approvazione del piano triennale del fabbisogno personale entro il 30 settembre 2016, percorso che con forza contestiamo fermamente perché non tutela e non salvaguardia gli interessi prioritari ed esclusivi della categoria; chi sostiene il contrario dovrebbe spiegarci il perché di tanto interesse, se a priori siamo tutti consapevoli che quel percorso estrometterà dai comuni più dell’ 80% del personale precario (personale a tempo determinato e personale ASU) per fare spazio e linerare risorse a favore di altre forme di precariato e altre categorie di personale (personale delle dismesse province , IPAB , personale delle dismesse ATO, etc.).
Nelle more che queste domande abbiano una risposta, la Regione pensa bene di distrarsi dalle vere emergenze sociali per affrontare la riforma elettorale, procedere nella nomina di questo o quell’altro funzionario dirigente o esperto, ridiscutere per l’ennesima volta la legge sulle province.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 4 Agosto 2016
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- Pubblicato Giovedì, 04 Agosto 2016 09:00
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4 Agosto 2016 ore 14:00 è il nuovo termine comunicato ieri dall’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali ai comuni in dissesto e ai consorzi dei comuni generati dalle dismesse province regionali, ad integrazione delle precedenti note prot. n.11389 e n.11390 del 22 giugno c.a. , entro cui devono far pervenire all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ulteriore report semplificato per ogni singolo lavoratore con contratto di diritto privato a tempo determinato che dovrà tenere conto degli elementi contrattuali risultanti dal contratto di lavoro iniziale .
Ciò premesso, si richiama l’attenzione sulle cntestazioni mosse da questa segreteria MGL al dipartimento autonomie locali, di cui abbiamo fatto menzione nel comunicato precedente, circa i criteri che lo stesso prendeva in considerazione per procedere alla ripartizione delle somme integrative al fondo di cui all’art 30 comma 7 l.r. 5/2014 a favore degli enti destinatari delle note in premessa richiamate .
A tal uopo si invitano le amministrazioni interessate e i preposti funzionari chiamati a redigere e trasmettere il nuovo report semplificato entro i termini sopra indicati , a prendere in debita considerazione quanto di seguito rappresentato :
In presenza di contratti stipulati ai sensi della l.r. 16/06, la data di sottoscrizione da prendere in considerazione è quella relativa alle 24 ore settimanali, anche per coloro che avevano originariamente stipulato un contratto a 18 ore ai sensi della l.r. 85/95 stante che la spesa storicizzata al 31/12/2013 contempla già la spesa a 24 ore settimanali è quindi la norma di riferimento è l.r. 16/06 il costo annuale è quello comprensivo della quota parte che gravava sul bilancio dell’ente locale ( percentuale 10% e/o 20%)
In presenza di contratti stipulati ai sensi di normativa diversa dalla l.r 16/06 e 85/95 la data di sottoscrizione da prendere in considerazione è quella iniziale le ore settimanali sono desunte dalla retribuzione minima prevista in € 671,00 mensili rapportate alla categoria, il costo annuale è quello comprensivo della quota parte che gravava sul bilancio dell’ente ( ipotesi di computo spesa a carico dell’ente €.671,00 x 13 = €. 8723,00 detratto il contributo regionale previsto dalla normativa di riferimento).
Non vanno prese in considerazioni nè eventuali progressioni orizzontali intervenute successivamente alla sottoscrizione del contratto, non contemplate nella spesa storicizzata al 31/12/2013, nè integrazioni orarie che sono state adottate dall’ente con totale addebito a carico del proprio, in quanto non contemplate nel concetto “integrale” utilizzato dal legislatore nazionale con l’art 1 comma 215 della legge finanziaria 2016 .
Si rimane in attesa di conoscere l’esito dei lavori della conferenza Regione e Autonomie Locali, convocato per la data odierna e di cui vi notizieremo nel prossimo comunicato .
12 Settembre 2016
Facciamo sul serio il nostro dovere di lavoratori precari !
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 3 Agosto 2016
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- Pubblicato Mercoledì, 03 Agosto 2016 07:46
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4 Agosto 2016 è convocata per domani presso il competente Assessorato Regionale la conferenza Regione Autonomie Locali, chiamata ad approvare il nuovo piano di riparto delle somme di cui all’art 30 comma 7 della legge 5/2014 e s. m. e i., nonchè quelle di stretto riferimento ai comuni in dichiarato dissesto e i consorzi dei comuni generati dalle dismesse province regionali, al cui esito è subordinato ogni successivo atto propedeutico alla predisposizione ed emissione di decreti dirigenziali attraverso cui impegnare la relativa spesa a favore delle singole amministrazioni .
Come sempre le preoccupazioni non sono bandite, nel merito prendiamo atto, a seguito di interlocuzioni con i funzionari preposti presso il Dipartimento Autonomie Locali portati avanti nel corso dell’ultima settimana, che solo un 20% sul totale degli enti locali siciliani ha presentato regolare istanza per accredito somme a saldo 2015 a valere sul fondo straordinario di cui all'art 30 comma 7 della l.r. 5/2014 come compensazione di cassa sugli squilibri accertati e comunicati sulla spesa personale, con l’aggravante che l’80% di questi risulta destinatario di note da parte del dipartimento che sollecita l’integrazione e la modifica di quanto comunicato; ciò comporta un congelamento delle istanze fino ad avvenuto riscontro da parte dell’ente interessato .
Perplessità avevamo sollevato anche noi come segreteria MGL nella prima stesura della circolare n. 5/2016 poi in parte, ma non del tutto allontanate, con la successiva circolare n. 7/2016, in ordine alla quale si precisava che le somme da riportare nel prospetto da redigere a titolo rendiconto spesa personale a saldo 2015, doveva tenere conto delle economie accertate al 31 dicembre 2015 e portare in detrazione le stesse sul contributo storicizzato al 31 dicembre 2013; precisando che quanto attestato dall’ente deve trovare fondamento in precisi riferimenti di impegni spesa assunti e liquidati dal medesimo ente .
Altro argomento, di stretta interlocuzione tra questa segreteria MGL e i preposti funzionari regionali al dipartimento autonomie locali e al Bilancio con invio di note oltre a confronti in loco, è stato quello relativo ai criteri di ripartizione somme che il dipartimento prende a riferimento con proprie note prot. n 11390 e 11389 del 22 luglio 2016 ; di fatto si contesta che questa ripartizione somme non può avvenire in contrasto con quanto disposto dal parlamento nazionale con legge finanziaria 2016 e precisamente con l’art 1 comma 215 della legge 208/2015 in favore degli enti chiamati a prorogare i rapporti di lavoro in scadenza in condizione di dichiarato dissesto ; come espressamente ribadito da questa segreteria MGL il concetto “integrale” utilizzato dal legislatore nazionale nel rimandare a carico della regione siciliana gli oneri per la proroga dei contratti, è di riferimento alla quota parte che grava sul bilancio dell’ente tenuto conto della norma che ha generato il contratto e non già alle ore di integrazioni che l’ente in condizioni diverse poteva assumere con successivo e separato atto a carico del proprio bilancio per espressa disposizione di altra norma regionale.
La sospensione delle attività parlamentari a far data dal prossimo 10 agosto sia in ambito regionale che nazionale presuppone un rinvio della discussione sulla problematica precariato enti locali ai primi di settembre, ma al di là di quanto può emergere in incontri più o meno istituzionali, si afferma sempre più l’ipotesi di un’estromissione forzata dai rispettivi posti di lavoro del personale precario che non trova stabilizzazione entro il prossimo 31 dicembre c.a., a far data dal 1 gennaio 2017, estromissione che viene prospettata attraverso percorsi alternativi che mettono in forte discussione la permanenza all’interno dei comuni come dipendenti dello stesso a vantaggio di altri; di fatto non ha trovato ancora soluzione la problematica personale delle dismesse province che un'altra problematica occupazionale che nell’ente locale intravede la propria soluzione, il riferimento và al personale delle dismesse IPAB .
Una cosa è certa, non possiamo distrarci e non possiamo permetterci di andare in ferie senza mantenere alta l’attenzione su ciò che dietro le quinte del governo regionale sta maturando, altresì non possiamo sottovalutare la scadenza del prossimo 30 settembre termine entro cui gli enti sono chiamati ad approvare il piano triennale del fabbisogno personale, atto che le amministrazioni sono chiamati ad adottare anche in funzione dell’approvazione dei rispettivi bilanci, ma su cui và concentrata la nostra massima attenzione, a differenza degli anni pregressi questo atto formale che le amministrazioni sono chiamati ad adottare, oggi non può passare nella nostra totale indifferenza o solo ripiegare sul voler di alcune organizzazioni sindacali che insistentemente continuanao a sollecitare nella definizione dello stesso; dobbiamo chiederci quale interesse muove dietro queste continue sollecitazioni, come segreteria MGL avevamo chiesto e ottenuto un rinvio del termine dal 30 giugno al 30 settembre perché il percorso non tutelava la posizione dei lavoratori precari all’interno delle proprie amministrazioni, condizione che non è cambiata .
Al fine di rende partecipe tutto il personale precario degli enti locali e non solo, ai lavori delle commissioni parlamentari e della cabina di regia istituita con proprio decreto dal presidente della regione siciliana chiamate a discutere sulla problematica precariato, come segreteria MGL abbiamo in data odierna formalizzato istanza al competente assessorato regionale alle autonomie locali sull'opportunità ed esigenza di mandare in diretta streaming i lavori, ciò al fine di fare emergere le posizioni tenute al tavolo dalle singole parti convocate bandendo così il libero arbitrio a comunicati stampa che possono dare adito a posizioni più o meno coerenti con la realtà delle cose, nell'interesse primario dei colleghi che ci onoriamo di rappresentare sotto la sigla MGL Regione e Autonomie Locali.
Per tutte queste ragioni e per altre mille che potremmo riportare il 12 Settembre rimane una data importante a cui tutti siamo chiamati ad apportare il nostro contributo in termini di partecipazione attiva, dobbiamo far comprendere ai tanti che la spesa che la Regione Siciliana e gli enti locali impegnano annualmente a garanzia dei nostri rapporti di lavoro non è assistenziale ma produttiva un investimento in risorse umane che con le proprie competenze e professionalità garantisce la funzionalità degli enti erogando quotidianamente servizi alle proprie comunità .
12 Settembre 2016
la vita amministrativa dei comuni siciliani si ferma !
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 26 Luglio 2016
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- Pubblicato Martedì, 26 Luglio 2016 08:24
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27 Luglio 2016 ore 17:30 termine entro cui dovranno pervenire le istanze da parte dei comuni in dissesto finanziario e dei liberi consorzi comunali interessati alla ripartizione delle risorse finanziarie previste dal comma 8 bis dell’art 7 della legge regionale n. 3/2016, con allegato report dettagliato per ogni lavoratore a tempo determinato, così come disposto dall’assessorato regionale delle autonomie locali con proprie note n 11390 e 11389 del22 luglio 2016, per posta certificata all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ancora una volta si prende atto del perdurare delle criticità sul piano strettamente finanziario cui sottostanno gli enti e il personale precario che si vede costretto ad elemosinare una retribuzione fortemente condizionata dall’incertezza sul proseguo delle attività lavorative, nonostante l’assessore Baccei appena una settimana fà rassicurava sulle procedure burocratiche legate ai trasferimenti delle somme dovute agli enti, dopo l'avvenuta approvazione e pubblicazione in GURS della legge di variazioni di bilancio con la quale veniva recepito e incamerato il contributo finanziario riconosciuto per l'anno 2016 dal Governo Nazionale con il decreto enti locali; decreto, il cui iter di riconversione in legge dopo aver superato il voto alla Camera dei deputati e in attesa di approdare in Commissione Bilancio al Senato per la sua definitiva approvazione .
Come più volte ribadito da questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali in diverse sedi istituzionali, Commissione Bilancio all’ARS , tavolo cabina di regia in assessorato etc., riteniamo che le somme (500 milioni) si renderanno spendibili solo dopo il voto al Senato, al di là di qualsivoglia ragionamento o dichiarazione resa da autorevoli esponenti del governo regionale; certo è, che auspichiamo fortemente di essere smentiti per il bene della categoria e l’interesse primario del lavoratore che vive una condizione sempre più difficile con inevitabili ripercussioni sul piano economico, per mancata corresponsione della retribuzione maturata a seguito di regolare prestazioni di servizio.
Nel merito, si evidenzia come questo stato di cose risulta insostenibile e al contempo incomprensibile per l'assenza di valide motivazione che possano giustificare un comportamento alquanto discutibile posto in essere da amministrazioni locali e funzionari preposti (ipotesi che ricorre sempre più)che addebitano solo ed esclusivamente a carico del personale in servizio con rapporto di lavoro a tempo determinato le difficoltà economiche riscontrate, alimentando disparità di trattamento con il personale dipendente a tempo indeterminato, in evidente e palese conflitto con il CCNL del comparto cui tutto il personale dipendente senza distinzione alcuna è assoggettato .
Alcune osservazioni riteniamo opportuno fare sui contenuti delle note in premessa richiamate, ovvero sulla tempistica e sull’incongruenza di quanto riportato nelle note medesime e sui report da compilare e trasmettere, evidenziando che, così come più volte sostenuto da questa segreteria MGL, non ultimo in Commissione Bilancio (vedi registrazione seduta dello scorso 22 giugno) abbiamo avuto ancora una volta ragione sulle somme cui l’ente che trovasi in condizione di dissesto finanziario può fare rifermento nei trasferimenti dovuti e addebitati a carico del Bilancio della Regione Siciliana, che rimangono strettamente correlate alla normativa di riferimento che ha generato la stipula del contratto interessato (l.r.16/06 , l.r.21/03) .
Proprio su questo passaggio rileviamo che nelle note si fà esplicito riferimento al contributo storicizzato al 31 dicembre 2013 che non può eccedere le 24 ore settimanali nel report da compilare si differenziano le leggi che hanno generato il contratto ma non si fa distinguo alcuno sulla misura del contributo che nel caso dei contratti stipulati con riferimento diverso alla l.r. 16/06 deve essere quantificato non in misura pari al 90% e 80% ma della quota una tantum pari a € 674,00 da cui discendono le ore di impiego rapportati alla categoria .
Altra precisazione và fatta sul quantum degli assegni familiari da corrispondere se e in quanto dovuti, da contemplare a nostro suggerimento sul totale costo annuo, considerato che non è stata riportata alcuna casella dove inserire tale importo, che per legge è già contemplato nella somma storicizzata la 31/12/2013 e non và considerata come voce salario accessorio o altra indennità.
Relativamente alla convocazione dei lavori in cabina di regia da parte del competente assessore regionale, prendiamo atto che ad oggi non ci è pervenuta alcuna comunicazione, pertanto ci riserviamo di decidere nel merito quanto prima, invitando tutti a rispondere ad eventuali iniziative che riteniamo opportuno porre in essere nonostante il momento non ci agevola; resta comunque confermato lo stato di mobilitazione per il prossimo 12 Settembre p.v. sul territorio regionale, contestualmente in tutte le amministrazioni pubbliche con sospensione di tutte le attività espletate dal personale assoggettato alla l.r. 5/2014.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 21 luglio 2016
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- Pubblicato Giovedì, 21 Luglio 2016 10:45
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Legge regionale n. 14/2016 Art 3, “ Rapporti finanziari Stato – Regione” sono i riferimenti normativi della legge con cui sono state approvate le variazioni di bilancio di previsione della regione per l’esercizio finanziario 2016 e il bilancio pluriennale per il triennio 2016/2018 pubblicata in GURS, che ratifica l’accordo sottoscritto tra Stato e Regione lo scorso 20 giugno 2016 in ordine alle entrate stimate nel bilancio della regione siciliana per gli esercizi finanziari 2016-2017-2018 e destina con il comma 2 le somme riconosciute alla regione per l’anno 2016 pari a 500 milioni al ripristino delle autorizzazioni di spesa riepilogate nell’allegato “A” della legge regionale 3/2016.
Sembra così chiudersi almeno in ambito regionale, anche per stessa ammissione dell’assessore Baccei , la questione finanziaria che negli ultimi mesi ha generato non poche difficoltà in ordine ai trasferimenti di risorse economiche agli enti; mentre rimane aperta in ambito nazionale l’incertezza sul percorso parlamentare di conversione in legge del decreto enti locali che dopo aver superato lo scoglio degli emendamenti in commissione bilancio dovrà affrontare il passaggio al senato .
Ciò premesso, riteniamo opportuno richiamare l’attenzione sulla tempistica utile che gli uffici regionali sono chiamati a riscontrare per la definizione delle procedure legate alle istanze pervenute da parte delle amministrazioni che vengono a trovarsi nella condizione di dichiarato dissesto, richiesta accredito somme di cui al fondo straordinario per compensare gli squilibri finanziari, impegni spesa da assumere per copertura conferma contratti in scadenza, nuova ripartizione somme fondo straordinario ad integrazione di quelle già indicate nel decreto dello scorso 28 giugno .
Nel merito delle questioni sopra evidenziate, come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali abbiamo ritenuto opportuno tenere già ieri un incontro presso il Dipartimento Autonomie Locali con il nuovo dirigente, appena insediatosi, per rappresentare le molteplici criticità che assumono sempre più carattere di emergenza (vedi comuni in dissesto che hanno sospeso il personale per mancata copertura finanziaria)ricevendo dallo stesso massima disponibilità e attenzione a riscontrare tutto in tempi relativamente brevi.
Sempre nella giornata di ieri si è tenuto presso il Comune di Balestrate, un incontro tra le rappresentanze dei lavoratori precari (MGL - PEPS) al margine del quale si è convenuti alla comune determinazione di:
- Non ammettere più rinvii nella convocazione dei lavori in cabina di regia, oltre la prossima settimana;
- Sostenere l’emanazione di una norma che contempli prioritariamente la sanatoria della posizione lavorativa di tutto il personale in servizio con contratto a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni, assoggettato alla l.r. 5/2014, attraverso la storicizzazione della spesa già a regime, intesa come consolidamento dello stato di fatto sia sotto il profilo giuridico (nessun declassamento) sia sotto il profilo economico (nessuna decurtazione del monte ore contrattualizato);
- Fermo di tutte le attività amministrative (servizi espletati) presso gli enti di riferimento , contestualmente su tutto il territorio regionale a far data dal 12 settembre c.a.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia