Anche ieri siamo stati in prima linea, presenti in delegazione all’ARS, in un momento in cui questa si appresta a varare la legge di Bilancio e legge di stabilità finanziaria per l’anno 2023, come CSA/RAL – Dipartimento Regionale Politiche Attive del Lavoro e del Precariato nella Pubblica Amministrazione, abbiamo interloquito con esponenti del nuovo governo regionale e con la deputazione di maggioranza e opposizione, incontri propedeutici a tessere quella rete di contatti determinanti a supportare le proposte che riscontrano l’interesse della categoria, che ribadiamo in sintesi nei punti a seguire ,

 

 Ricontrattualizzare il monte ore dei rapporti di lavoro partime, per tutto il personale dipendente in atto in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato ;

 

 Dare soluzione alla riconversione dei circa 2000 contratti da tempo  determinato a indeterminato ai sensi dell’art 20 comma 1 Decreto 75/2017 e s.m. e i.;

 

Contrattualizzare le posizioni del personale utilizzato in ASU;

 

 Avviare confronto sul recupero degli anni di utilizzazione in ASU, LSU, LPU ai fini del riscatto previdenziale , propedeutico alla pensione .

 

Altra attenzione stiamo riservando al disegno di conversione in legge del Decreto Milleproroghe in discussione al Parlamento Nazionale, per la proposizione di alcune norme di interesse regionale ma di stretta competenza del Governo nazionale .

 

In ordine alla proroga dei contratti al 31/12/2023, esitata dalle amministrazioni che vengono a trovasi in condizione di dichiarato dissesto finanziario o con piani di riequilibrio approvati consequentemente al quale hanno fatto ricorso al fondo di rotazione, si notizia in ordine al parere reso dalla COSFEL in data 15/12/2022 prot. n. 34843, là dove esclude la propria competenza in termini di preventiva autorizzazione in presenza di contratti a tempo determinato interamente etero finanziati, stante che la spesa non incide sul bilancio dell’Ente che procede ma è demandata a carico di soggetto esterno in questo caso alla Regione Siciliana.

                                                                                    

                                                                                  Giuseppe Cardenia