Comunicato Stampa 17 Gennaio 2017
- 11 Marzo 1988 veniva esitata dal Parlamento Nazionale la legge finanziaria n. 67 che all’art 23 comma 1, testualmente recitava , “Art. 23. 1. Per gli anni 1988, 1989 e 1990 il Ministero del lavoro e della previdenza sociale finanzia, nel limite di lire 500 miliardi per ciascun anno, la realizzazione nei territori del Mezzogiorno di cui al testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1978, n. 218, di iniziative a livello locale, temporalmente limitate, consistenti nello svolgimento di attivita' di utilita' collettiva mediante l'impiego, a tempo parziale, di giovani di eta' compresa tra i diciotto e i ventinove anni, privi di occupazione ed iscritti nella prima classe delle liste di collocamento.” Non siamo più i giovani a cui la norma faceva riferimento ma siamo quelli che hanno fatto una scelta di vita (condizionata dall’incertezza di un lavoro ) a cui oggi non possiamo guardare con ripensamento, perché è stata una scelta e basta, a cui abbiamo guardato con speranza e prospettiva, perché mai avremmo immaginato che sarebbero trascorsi 30 anni, un lasso di tempo importante che ha scadenzato nel 90% dei casi la propria esistenza, legati come siamo stati sempre al rinnovo dei contratti in prossimità del fatidico 31 Dicembre.., ma allo stesso momento questo stato di precarietà ci ha consentito di sopravvivere in un contesto storico dove è cambiato un mondo, dove le incertezze sul lavoro non sono venute meno, anzi, oggi sono i nostri figli a vivere questo dramma sociale che spesso porta loro all’emigrazione ad abbandonare questa terra di Sicilia, abbiamo vissuto la rivoluzione dell’era informatica, che sembra senza tempo, condizionati come siamo a sostenere ritmi vertiginosi che ci porta sempre a continui aggiornamenti, e cambiata la geografia politica dell’Europa e delle altre nazioni del mondo interessate da guerre e genocidi che per colpa della frenesia che ci travolge quotidianamente rischiamo di non accorgercene perché tutto passa inosservato, come se tutto ciò rientra nella logica normale delle cose; ma non è così ! bisogna avere il coraggio e la fermezza di fermarsi un attimo e riflettere prima di andare avanti… perché bisogna andare Avanti!
Oggi abbiamo la certezza di sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato con le rispettive Amministrazioni, ciò non può e non deve passare inosservato, come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali continuiamo a essere l’unica voce fuori dal coro che irrompe in un silenzio assordante sulla problematica da chi ha il dovere morale di supportare ciò che le norme e non questa segreteria da tempo sostiene, riconversione dei rapporti di lavoro in essere a tempo indeterminato ad invarianza di spesa, perché ciò oggi è possibile .
Di contro riscontriamo un agire da parte di amministrazioni locali, per fortuna in pochi ed isolati casi, in altra direzione, consigliati come sono da chi non vuole accettare l’idea che il personale precario ha maturato professionalità e competenze che in forza di specifiche normative consente alle amministrazioni interessate di procedere all’assunzione diretta indipendentemente dalle categorie professionali A-B-C-D ; intraprendendo percorsi alternativi in violazione di specifiche direttive ministeriali, bandendo concorsi che consento la stabilizzazione di alcune unità, lasciando irrisolto il problema che diversamente interessa una platea molto consistente .
Ciò che oggi lo Stato ripropone dopo dieci anni, con l’art 20 comma 1 del decreto 75/2017 , era stato già proposto con le finanziarie anni 2006 e 2007, auspichiamo che venga attenzionato dai colleghi, ai funzionari preposti e alle Amministrazioni , per non vanificare l’ennesima l’opportunità data .
Pubblichiamo oggi sempre sotto la voce In Evidenza copia della lettera inoltrata alla PEC istituzionale dei comuni , con invito al personale in servizio presso questi a riscontrare l’avvenuta ricezione e consegna al Sindaco e ai soggetti nella stessa riportati in indirizzo (diversamente scaricare e protocollare).
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 16 Gennaio 2018
Non possiamo essere distratti da chi ancora oggi , nonostante l’evidenza dei fatti (norme di leggi approvate e a regime ) continua ad operare in controtendenza con quanto da Noi sostenuto, a discapito della categoria che ha il preciso dovere di documentarsi in proprio senza assecondare tacitamente chi persegue altri fini e altri interessi. Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali abbiamo sostenuto che non necessitano nuove leggi per dare soluzione alla problematica, basta applicare quelle vigenti, condividendo con il governo regionale la possibilità di integrare alcuni aspetti che vanno a completare in modo armonioso i dettati normativi di cui all’art 3 della legge regionale 27/2016 e art 20 del decreto legislativo 75/2017 .
Ciò premesso, dopo avere dato indicazioni di massima con la pubblicazione della delibera tipo relativa all’atto di indirizzo, diamo seguito alla nostra azione sindacale pubblicando oggi altra documentazione di indirizzo (vedi a destra sotto la voce in Evidenza), necessaria e propedeutica a definire le procedure di stabilizzazione, nonché accompagnare e uniformare un percorso sul territorio regionale, senza alcuna pretesa nel volere assumere ruoli e competenze ad altri demandate.
Diamo notizia che in giornata sarà recapitata nuova lettera ai Sindaci dei comuni siciliani con la quale sollecitiamo gli stessi a procedere nella predisposizione e adozione degli atti sopra citati .
Un invito a tutti i colleghi ad agire sui rispettivi posti di lavoro nell’interesse della categoria, assecondando l’azione di questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali .
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 4 Gennaio 2018
Guardiamo AVANTI con fiducia ! ci sono tutte le condizioni giuridiche ed economiche per dare continuità all’azione sindacale intrapresa, volta a cogliere l’obbiettivo che come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, ma ancora prima come lavoratori parte in causa, ci siamo posti fin dal lontano 1989 come priorità, “siglare un contratto a tempo indeterminato con le rispettive amministrazioni presso cui si presta servizio con rapporto di lavoro a termine”; nulla di fatto oggi, impedisce alle amministrazioni locali di riscontrare in modo stabile e definitivo l’assunzione del personale precario in forza alla luce delle direttive impartite con legge regionale n. 27/2016 e Decreto Leg.vo n. 75/2017, ivi compresi gli enti che vengono a trovarsi nella condizione economica che ravvisa i connotati di dissesto, predissesto e piani di riequilibrio .
A ragione di quanto in premessa riportato, riteniamo opportuno confermare il nostro operato a supporto dell’azione amministrativa degli enti interessati, attraverso indicazioni di massima e orientamenti che trovano fondamento in dettagliati riferimenti normativi, al fine di uniformare un percorso sul territorio regionale, utile e fondamentale a bandire ogni interpretazione soggettiva che possa discernere da condizionamenti o prese di posizioni più o meno favorevoli alla categoria; pertanto ci riserviamo di pubblicare nei giorni a seguire sul presente portale documenti tipo a cui fare riferimento.
Ciò premesso, riteniamo altresì, importante soffermarci sulla notizia che oggi la stampa riporta in merito alla mancata proroga a favore di 31 precari in servizio presso il comune di Mazzara del Vallo, a seguito del ricorso dagli stessi presentato e vinto con condanna dell'ente a risarcire loro il danno perpretrato per reiterazione contratti a termine oltre il limite massimo dei 36 mesi, così come dettato dalla direttiva europea; ciò, a ragione di quanto sostenuto come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali proprio in merito all'avvio di procedure che contemplavano tale ipotesi di ricorso in sede giudiziaria. Di fatto, fermo restando il diritto soggettivo in capo al lavoratore precario di intraprendere o meno un ricorso legale, di contro abbiamo sempre tenuto a precisare che, all’atto in cui un Tribunale si pronunciasse favorevolmente accogliendo l’istanza del ricorrente, questo, nel 99% dei casi documentati, nel riconoscere in capo all’amministrazione la violazione delle direttive europee anzidette e consequenziale danno perpetrato al lavoratore interessato, non può rimanere indifferente nei confronti dello stesso Ente dopo avergli contestato l'illegittimità della proroga deliberata; consentendogli di reiterare il danno attraverso l'adozione di nuova delibera di proroga in controtendenza e in opposizione alla sentenza pronunciata, bensì deve intimare la risoluzione del contratto illeggittimo che ha generato il danno e la condanna al risarcimento dello stesso a favore del lavoratore interessato .
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
30 Dicembre 2017
AUGURI PER UN GIOIOSO FINE ANNO
E UN SERENO 2018
A nome mio personale e di tutta la segreteria regionale
MGL Regione e Autonomie Locali nel congedarci
per l'anno che volge a termine ringrazio quanti ci hanno
seguito per 365 giorni e rinnovo l'appuntamento
al prossimo 2 Gennaio dell'anno che verrà .
Giuseppe Cardenia