Comunicato Stampa 18 Ottobre 2017
Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali, vorremmo essere certi di riuscire a comunicare ciò che alla base motiva il nostro agire; libero di arbitrati che diversamente potrebbero travisare e/o condizionare il nostro modo di essere, animati come siamo da un profondo senso di responsabilità e serietà nei confronti di chi per anni ci ha accordato fiducia permettendoci di cogliere insieme importanti risultati.
Oggi corre l'obbligo di essere diretti e chiari senza sconti e senza metterci in discussione o perderci in componimenti che possono sviare l’attenzione dal vero problema, convenendo tutti alla comune rivendicazione che NON SERVE UNA NUOVA LEGGE PER IL PRECARIATO STORICO DEGLI ENTI LOCALI IN SICILIA ; BASTA APPLICARE QUELLA GIA' APPROVATA !
Non si può continuare a perdere tempo in annunci ad effetto, a richiamare sentenze e ordinanze varie, a tenere convegni e seminari, ad assumere comportamenti per sentito dire, a prospettare soluzioni tralasciando ciò che già è e non si vuole vedere , ad assecondare il volere del candidato alla Presidenza della Regione Siciliana così come il candidato a deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana, avventurarsi in tavoli tecnici e estenuanti riunioni che approdano sempre allo stesso lido ..una nuova legge che rimane tale, solo sulla carta.
Bisogna PRETENDERE RISPETTO ! pretendere l’immediata applicazione della l.r. 27/2016 apportando se necessario le dovute modifiche e integrazioni a completamento di un percorso che rispecchi quello del Decreto 75/2017, attraverso il quale è possibile procedere alla riconversione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato nel rispetto delle posizioni economiche e giuridiche possedute dal personale direttamente interessato e procedere subito alla copertura di tutti i posti disponibili nelle dotazioni organiche degli enti interessati.
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 13 Ottobre 2017
Come già anticipato nel comunicato stampa pubblicato lo scorso 10 Ottobre c.a. la presidenza del Consiglio dei Ministri si è pronunciata oggi sulla illegittimità della legge regionale n. 16 del 11 Agosto c.a., impugnando così l’ultima legge di riforma delle exProvince, che da una parte reintroduce il voto diretto per i presidenti e iConsigli dei Liberi Consorzi, dall’altra prevede la decadenza dei sindaci metropolitani in carica e, di fatto, la rinascita della Province. L’impugnativa di per sé non comporta automaticamente l’annullamento deglieffetti della legge, ma demanda alla Regione Siciliana e precisamente all’ARS il compito di procedere; una scelta comunque di natura politica, che si traduce nella decisione del parlamento siciliano di prendere per buoni tutti i rilievi di un altro organo politico come è appunto la presidenza del Consiglio dei ministri o resistere in altra sede; mal’Ars ha chiuso i battenti quindi si dovrà attendere il nuovo Parlamento Regionale che verrà fuori dalla tornata elettorale del prossimo 5 Novembre per conoscere l’esito finale di questa interminabile telenovela, che si sta ripercuotendo negativamente sull’erogazione di tanti servizi venuti meno e sulle difficoltà finanziarie in capo al personale in servizio presso questi enti intermedi . Altra notizia che merita attenzione è l’ufficialità avuta nella stessa giornata di oggi sulla definitiva estromissione dalla competizione elettorale del prossimo 5 Novembre del Presidente Crocetta e sui tanti dubbi e perplessità che predominano sulle cause che hanno motivato ciò; di fatto, in una competizione elettorale così diversa e astratta com’è quella che si sta consumando in queste settimane, dove tutti sono contro tutti soprattutto all’interno delle stesse coalizioni, dove non emergono i programmi dei candidati e degli schieramenti ma solo le strategie per consolidare potere e poltrone nei palazzi della politica regionale; non possiamo sottrarci dal fare alcune considerazioni asserendo che il “personaggio Crocetta” che ha segnato negativamente un’intera legislatura per la nota politica fatta di soli annunci, dove "Bisognava cambiare tutto per non cambiare niente", così come scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne "Il Gattopardo", sembra essere l’unico a pagare il prezzo di tutti i misfatti, esonerando di colpe e responsabilità quanti sono stati suoi compagni di viaggio, transumati oggi in massa verso altri lidi apparentemente più sicuri per consolidare ruoli e posizioni a cui tanto sono legati. Ciò premesso, come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali non possiamo fare a meno di annunciare per l’inizio della prossima settimana la divulgazione di un documento unitario su tutto il territorio regionale che rispecchi la comune volontà di una categoria, stanca di essere offesa e umiliata nell’intelligenza e nella dignità di essere umano. In ultima analisi riteniamo che il ruolo dei sindaci da domani non potrà più limitarsi nell’adozione di semplici atti formali che esauriscono l’efficacia solo in un’inconcepibile proroga di uno stato di fatto . A margine di questo comunicato si notizia in merito alla firma di alcuni decreti da parte del competente dipartimento autonomie locali che dispone l’accredito della terza trimestralità 2017 relativa al contributo riconosciuto agli enti per i contratti a tempo determinato .
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 12 Ottobre 2017
Dopo l’excursus fatto in materia di procedure di stabilizzazione del precariato storico degli enti locali, normato a favore del personale dipendente a tempo determinato, come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali non possiamo fare a meno di completare un ragionamento richiamando l’attenzione anche sui colleghi che prestano attività presso i medesimi enti in una condizione giuridica sostanzialmente diversa in quanto non titolari di un rapporto di lavoro subordinato, ma bensì utilizzati in attività socialmente utili e percettori di un sussidio di disoccupazione. Ciò, al fine di fare chiarezza e sgombrare il campo dai ripetuti tentativi posti in essere da chi vuole mantenere uno stato di sudditanza politica e di sottomissione alimentando prese di posizioni e conflittualità tra tipologie di lavoratori che legittimamente hanno titolo a rivendicare il proprio diritto al lavoro, rivendicazione che rischia di annullare le aspettative per il sovrapporsi di interessi comuni che necessariamente vanno regolamentati, sottostando a precise regole capaci di determinarne il risultato. I tentativi di stravolgere sotto il profilo giuridico la materia precariato e annullare le differenze che passano tra soggetti contrattualizzati e non, rivendicati con insistenza da alcune organizzazioni sindacali nelle fasi preliminari all’approvazione del decreto 75/2017 (Decreto Madia) non andate a buon fine è un risultato che garantisce e tutela tutti ai fini di procedere secondo priorità nelle stabilizzazioni che gli enti interessati sono chiamati a fare ; principio fondamentale già sostanzialmente assodato con la stesura e approvazione del decreto 101/2013 convertito nella legge 125/2013 e s.m.e i. che ha interpretato questa differenza attraverso i commi 6 e 8 dell’art.4 ciò in funzione di un principio basilare che non deve discriminare ma ordinare . Detto ciò la legge 27/2016 al comma 2 dell’art 4 dispone a favore dei soggetti utilizzati in ASU, (per i quali il numero di anni necessari al raggiungimento dei requisiti di pensionabilità non è inferiore a 10), la possibilità di optare per la fuoriuscita definitiva dal bacino di appartenenza a fronte della corresponsione di un’indennità omnicomprensiva di importo corrispondente a 5 anni dell’assegno di utilizzazione in ASU da corrispondere in rate annuali, in tal senso era stata diramata dal competente Assessorato Regionale al Lavoro, la direttiva prot.n. 14146 del 3 Aprile 2017 che fissava al 15 Aprile il termine entro cui i soggetti interessati dovevano fare pervenire richiesta di fuoriuscita , ad oggi nulla di fatto . Ma ciò che sta generando confusione e preoccupazione tra la categoria e sui rispettivi posti di lavoro e il dettato della circolare prot. n. 37367 dello scorso 3 Ottobre 2017 con la quale l’Assessore Carmencita Mangano (candidata alle prossime elezioni regionali del 5 Novembre 2017) dando seguito a quanto dettato dall’art 11 della l.r. n. 8 del 9 maggio 2017 annuncia con grande enfasi l’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale precario utilizzato in ASU con contratto a tempo indeterminato, fissando al 8 Novembre 2017 (tre giorni dopo la conclusione delle elezioni regionali 2017) il termine entro cui tutti gli enti interessati sono chiamati ad adottare con proprio atto deliberativo dell’organo esecutivo il programma di fuoriuscita che contempla la programmata assunzione con contratto a tempo indeterminato di detto personale, di contro la Regione Siciliana estende e riconosce per ogni assunzione operata il contributo di cui all’art 4 comma 2 per la durata di 5 anni. Nel caso in cui l’ente non adempie a tale obbligo decade dal diritto a utilizzare detto personale e l’Assessorato provvede ad individuare altro ente in sostituzione . Il personale ASU che non trova riscontro di fuoriuscita nella programmazione dell’ente ove presta attività è chiamato a presentare istanza d’inclusione nella “sezione esuberi” prevista all’interno dell’elenco unico regionale istituito ai sensi dell’art 30 comma 1 della l.r.5/2014 ai sensi dell’art 11 comma 6 della l.r. 8/2017 . Ciò premesso siamo chiamati ad una profonda e attenta riflessione su quanto disposto dal legislatore regionale e quanto politicamente esaltato dall’attuale assessore regionale al lavoro Mangano , alla vigilia di una difficile tornata elettorale e quasi incerta nel risultato. Come segreteria MGL Regione e Autonomie Locali senza volere alimentare contrapposizioni ci sentiamo di affermare l’impraticabilità delle direttive date per forte contraddizione e conflittualità con le norme che regolamentano non solo le procedure di stabilizzazione del personale precario con contratto a tempo determinato ma anche con la normale e generale norma che regolamenta le assunzioni nella pubblica Amministrazione, più plausibile rimane il dirottamento del personale ASU nelle disponibilità della partecipata RESAIS. Una considerazione a margine di questo comunicato và fatto sugli imprecisati richiami normativi e sulle dimenticanze da annotare nella circolare in parola con riferimento a tipologie di lavoratori non richiamati come destinatari delle direttive ( personale ex art 23 l.r. 85/95) così come le evidenti contraddizioni con quanto l’assessorato da una parte prevede come misura di fuoriuscita e dall’altra con atti formali adottati nel corso delle ultime settimane nega il diritto a beneficiarne ( Borse formative all’autoimpiego l.r. 3/98)
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia
Comunicato Stampa 11 Ottobre 2017
Riteniamo quanto mai opportuno dare seguito e integrare i contenuti del precedente comunicato stampa, al fine di alimentare in modo dettagliato il sapere di una categoria che necessita di un corretto indottrinamento, utile e indispensabile a sostenere senza tentennamenti una posizione univoca in tutte le sedi che si presenta l'occasione di un confronto con candidati alla Presidenza alla Regione Siciliana e all'assemblea regionale siciliana, il più delle volte distratti e impreparati per la complessità e faraginosità di norme che regolamentano la materia del precariato storico della pubblica amministrazione quindi condizionati ad improvvisare e propsettare soluzioni aleatorie giuste per carpire il consenso elettorale . La legge regionale n. 27 del 29 dicembre 2016 è da intendersi legge organica della regione siciliana sul precariato, che anticipa di gran lunga ciò che successivamente viene approvato con il Decreto Madia (decreto 75/2017) recante modifiche e integrazioni al testo del pubblico impiego di cui al decreto 165/2001 sottoposto a parere parlamentare, lasciando intravedere nello specifico art. 20 di cui al Capo XI, relativo al superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione, la complicità e il comune agire tra Regione Siciliana e Governo Nazionale . Nel merito si ricorda che le assunzioni nella Pubblica Amministrazioni sono state dal 2014 ad oggi, regolamentate dal Decreto legge 90 del 24 Giugno 2014 recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e nello specifico all’Art. 3 “flessibilità nel turn over” sono state dettate le modalità e le percentuali entro cui le amministrazioni interessate, che disponevano di capacità assunzionali determinate sulla scorta delle cessazioni di personale intervenute nel corso degli anni interessati, potevano procedere , nello specifico :
nel 2014 potevano essere programmate assunzioni a tempo indeterminato in misura pari al 30% delle economie accertate nel corso dell’anno 2013;
nel 2015 potevano essere programmate assunzioni a tempo indeterminato in misura pari al 40% delle economie accertate nel corso dell’anno 2014;
nel 2016 potevano essere programmate assunzioni a tempo indeterminato in misura pari al 60% delle economie accertate nel corso dell’anno 2015;
nel 2017 possono essere programmate assunzioni a tempo indeterminato in misura pari al 80% delle economie accertate nel corso dell’anno 2016;
nel 2018 potranno essere programmate assunzioni a tempo indeterminato in misura pari al 100% delle economie accertate nel corso dell’anno 2017.
A decorrere dal 2014 è stato consentito il cumolo delle risorse economiche destinate alle assunzioni relative agli ultimi 3 anni, nel rispetto della programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile . Altresì le economie accertate nel corso degli anni 2014 e 2015 per cessazione di personale, che hanno determinato capacità assunzionali a cui l’ente può fare riferimento per programmare le assunzione con contratto a tempo indeterminato negli anni immediatamente succesivi agli stessi (anno 2015 e 2016) , sono state vincolate prioritariamente a favore di vincitori di concorso che risultavano inseriti in graduatorie vigenti alla data di approvazione del decreto 190/2014 e alle procedure di mobilità in favore del personale delle ex province dichiarato in esubero presso queste .
Quanto sopra attenzionato è importante per comprendere come la legge 27/2016 consente di andare oltre le limitate capacità assunzionali, in quanto le assunzioni che l'ente va a operare con contratto a tempo indeterminato nel rispetto della programmazione del fabisogno trovano copertura anche nelle risorse aggiuntive del contributo riconosciuto dalla stessa Regione Siciliana alle medesime amministrazioni per i contratti a tempo determinato con trasferimenti trimestrali .
In merito agli emendamenti che sono stati osteggiati in aula, lo scorso 10 agosto e a seguire il 6 settembre in conferenza dei capigruppo, continuando a essere oggetto di diversità di vedute tra questa segreteria MGL Regione e Autonomie Locali e l'attuale Presidente dell'Assembela Regionale Siciliana si rappresenta che questi erano e continuano ad essere un valore aggiunto per la categoria , di fatto due sono gli aspetti che riteniamo propedeutici a completare un percorso già delineato , precisamente :
a) sopprimere il comma 22 dell'art 3 della l.r. 27/2016 che condiziona e subordina le procedure di assunzione a tempo indeterminato del personale dipendente a tempo determinato alla definizione delle procedure che interessano il personale delle ex province o in alternativa dare una interpretazione più favorevole alla categoria riservando e vincolando le risorse economiche a favore delle procedure di mobilità solo le capacità assunzionali quantificate negli anni 2015 e 2016 così come recita l'Art 1 comma 424 della legge 190/2014 svincolando le capacità assunzionali che fanno riferimento ad annualità diverse.
b) recepire il dettato dell'art 20 comma 1 del decreto 75/2017 estendendo la possibilità di riconversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato oltre che nel caso contemplato dallo stesso anche nel caso in cui il rapporto di lavoro a tempo determinato sia stato operato a seguito di prove selettive previste da specifiche norme di legge come nel caso che direttamente ci riguarda , come categoria .
Ai tanti che contestano questa procedura appellandosi impropriamente a principi di incostituzionalità, ricordo loro che lo Stato, già con proprie leggi finanziarie relative agli anni 2006 e 2007 ha disposto tale percorso consentendo su tutto il territorio nazionale compreso quelo della Regione Siciliana, di sanare migliaia di posizioni di lavoro a tempo determinato mediante riconversione degli stessi a tempo indeterminato .
Il Segretario Generale
Giuseppe Cardenia